Show a Parigi, le migliori semifinali possibili
Se amate il tennis, oggi sarà una grande giornata. A Parigi, infatti, è il giorno delle semifinali maschili, che vedranno affrontarsi i quattro migliori giocatori possibili – al netto dell’assenza di Federer e del periodo di crisi di Djokovic.
Ad aprire il programma sul Philippe Chatrier alle 12,45 saranno Andy Murray e Stan Wawrinka (10-7 i precedenti per lo scozzese, che però sulla terra è sotto 1-3). I due giocatori si sono affrontati su questo campo 12 mesi fa, sempre a questo punto del torneo, con Andy che vinse in quattro set senza grossi problemi. Wawrinka è giunto fin qui senza perdere set, mostrando un ottimo stato di forma, mentre Murray ne ha perso contro Kuznetsov e Klizan, alzando poi notevolmente il livello del suo gioco contro del Potro, Khachanov e Nishikori (escluso il primo parziale). Stamattina a Parigi dovrebbe scendere qualche goccia di pioggia, che non dovrebbe influenzare lo svolgimento della 13esima giornata del Roland Garros, ma che renderà il campo lento e pesante. Questo sicuramente sarà gradito a Wawrinka, il quale in queste condizioni riesce a tirare con maggior controllo e a far viaggiare la palla grazie all’incredibile forza fisica di cui dispone. Tuttavia, l’anno scorso si giocò in condizioni simili e Murray disputò un incontro fenomenale.
Wawrinka dovrà giocare con grande aggressività, prendendo subito in mano il gioco fin dall’inizio dello scambio.
Murray, invece, dovrà evitare di palleggiare senza trovare angoli, mentre, al contrario, Stan potrebbe decidere di giocare qualche palla carica e centrale sul dritto del numero uno del mondo, che in quei casi potrebbe accorciare e finire preda della potenza di Wawrinka. In alcuni di questi frangenti, il campione di Losanna dovrà essere bravo a chiudere il punto a rete, specialmente dopo essere stato incisivo con il rovescio in diagonale.
Dall’altra parte, Murray avrà bisogno di disputare una partita di altissimo livello con la risposta, con la quale potrebbe mettere in difficoltà l’avversario soprattutto utilizzando una soluzione centrale dalla parte del dritto di Stan, non dandogli il tempo di aprire il colpo con agio e aggredendolo fin da subito, o comunque facendolo muovere a destra e a sinistra.
Probabilmente Andy cercherà anche di variare l’altezza e la rotazione dei propri colpi; in tal senso, la soluzione più proficua potrebbe essere rappresentata da un back lungolinea – magari anche corto – che creerebbe molti problemi al dritto di Wawrinka.
Entrambi dovranno usare il drop shot nei momenti più appropriati, con Murray che cercherà di lavorare ai fianchi lo svizzero, anche a costo di qualche perdere qualche punto, ma consapevole del fatto che questo gli sarà utile nel medio-lungo periodo. Il numero 3 del seeding non si potrà permettere una partenza lenta, dovendo vincere almeno uno dei primi due set – Murray in carriera ha perso solamente una volta su 154 dopo essersi aggiudicato i primi due parziali. Da questo punto di vista sarà fondamentale per lui il rendimento in risposta e, ancora di più , sulle palle break, situazione in cui è 51esimo (37,3%).
Non prima delle 15,30 sarà la volta di Rafa Nadal e Dominic Thiem (lo spagnolo ha vinto 4 dei 6 scontri diretti, perdendo però l’ultimo a Roma tre settimane fa). Entrambi nei primi cinque match hanno concesso le briciole agli avversari: 21 game Nadal, 39 Thiem, che in questo momento è al top della sua carriera. Dopo la netta sconfitta di Barcellona, l’austriaco ha giocato alla pari con Rafa nell’ultimo atto del Masters 1000 di Madrid, per poi disputare la miglior partita della sua vita la settimana successiva a Roma.
Come avvenuto in quell’occasione, Dominic dovrà giocare il più vicino possibile alla riga di fondocampo, velocizzando i tempi di gioco – specialmente con il rovescio – e non consentendo a Nadal di comandare lo scambio a suo piacimento. Per fare questo, dovrà essere incisivo a partire dai colpi di inizio gioco, trovando angoli acuti, in primis con il dritto in diagonale.
Ogni volta che Rafa accorcerà la gittata dei propri tiri, Thiem dovrà essere pronto a tentare un’accelerazione, soprattutto con il rovescio in cross, che gli consentirebbe anche di giocare un dritto dall’angolo sinistro nel colpo successivo (la velocità media del suo dritto in questo torneo è la più alta in assoluto: 135 km/h).
Proprio quando giocherà lo sventaglio, il numero 7 ATP non dovrà lasciare troppo campo sguarnito alla sua destra, onde evitare di venire trafitto dal dritto di Rafa.
Un’altra cosa che Thiem dovrà evitare il più possibile sarà utilizzare il back di rovescio, che non crea quasi mai difficoltà allo spagnolo.
Nadal giocherà cercando di guadagnare campo con il suo solito dritto in top spin – anche se il cielo coperto potrebbe rendere meno alto il rimbalzo della palla – ma non solo, dal momento che in questi mesi ha dimostrato di poter far male con tutti i colpi, compreso il rovescio lungo linea, da sempre quello che tende a rischiare il meno possibile.
Sarà estremamente importante per lui riuscire ad invertire l’inerzia degli scambi in cui sarà costretto a difendersi, situazione in cui è maestro.
Sicuramente, quando sarà riuscito ad allontanare Thiem dalla riga di fondocampo, Rafa giocherà anche qualche drop shot, specialmente con il dritto in parallelo. Da parte sua, il viennese dovrà servire molto bene, affidandosi sia al kick, ma variando la potenza e la direzione, non dando punti di riferimento al suo avversario. Sarà interessante vedere se l’esperienza di 12 mesi fa – perse in semifinale da Djokovic – aiuterà Thiem nella gestione mentale della sfida. Se inizierà bene (Dominic quest’anno ha vinto 24 partite su 26 dopo aver conquistato il parziale d’apertura) senza alcun timore, ma giocando con tranquillità e fiducia, potrebbe creare più di un problema al grande favorito del torneo.