Italiano Enduro Under23/Senior. 19 piloti del MC Pavia a Marsaglia

Due settimane dopo l’apertura ligure, il Campionato Italiano Enduro Under23/Senior riaccende i motori per una prova in terra piacentina: sarà il comune di Marsaglia, in val Trebbia, ad ospitare in questo fine settimana il secondo round del combattuto campionato tricolore.
Su un terreno abbastanza conosciuto, non lontano dalle colline di casa, i piloti del Moto Club Pavia ritorneranno ai nastri di partenza con il chiaro intento di proseguire la serie positiva di risultati che ha contraddistinto l’inizio di stagione 2017.
Come tutte le altre prove Under23/Senior, anche questa gara si disputerà in una sola tappa, domenica 2 aprile. Al via circa 300 concorrenti impegnati su un percorso tecnico di 45 chilometri, da ripetere per tre volte più mezzo giro, che comprenderà una prova speciale in linea di oltre sei chilometri tra pietre, radici e sottobosco, ed un cross test su fondo sassoso sul greto del fiume. L’organizzazione è curata dal Motoclub 57 e dal Gruppo Sportivo Fiamme Oro.
Il Moto Club Pavia schiera una formazione di ben diciannove piloti, tra cui il giovane Riccardo Grignani (Yamaha 125) al suo debutto assoluto in una gara tricolore, e, naturalmente, i vincitori di classe della gara del 19 marzo scorso ad Arma di Taggia, ovvero Alberto Capoferri su KTM Team Sissi Racing (foto del titolo), primo nella E1 2tempi Junior, Nicolò Bruschi (Husqvarna Team Osellini), vincitore in Liguria della E2 Junior, e Mauro Zucca (KTM Team Sissi Racing) primo nella Senior E1 2tempi.
Non saranno invece al via Niccolò scarpelli infortunatosi in allenamento, e Lorenzo Marcoritto.

Appare rapido il recupero di Mauro Zucca, che, dopo la frattura alla mano destra rimediata in una caduta a fine febbraio, è risalito ben presto in sella in occasione della prima prova Under23/Senior del 19 marzo scorso: una gara sofferta, che tuttavia Zucca ha saputo portare a termine sul podio più alto della Senior E1 2T.
“Sinceramente ad Arma di Taggia temevo di dover soffrire molto di più – racconta Mauro – però la concentrazione in prova speciale mi ha aiutato a non pensare al dolore.
Mi faceva più male in trasferimento; poi ho dovuto stringere i denti nell’ultima parte, probabilmente perché è progressivamente terminato l’effetto dell’antidolorifico. Negli ultimi chilometri temevo di svenire, ma ce l’ho fatta ad arrivare in fondo, e con un buon risultato!
Ora sono trascorsi altri quindici giorni e la situazione mi sembra molto migliorata, anche se sento ancora fastidio nell’atterraggio dai salti, o sulle pietre.”

A Marsaglia cercherò di dare il massimo: è la mia regola in ogni gara. Non ho mai girato da quelle parti; in zona ho visto qualche gara da spettatore ma niente di più. Il terreno è simile a quello del nostro alto Oltrepò, quindi penso che potrò trovarmi a mio agio.