IL PRESIDENTE FEDERALE HA INCONTRATO I COMMISSARI TECNICI DELLE NAZIONALI PARALIMPICHE. TRACCIATE LE BASI DEL PERCORSO VERSO LE PARALIMPIADI TOKYO2020
ROMA – “Inizia da qui il percorso verso i Giochi Paralimpici Tokyo2020”. Con queste parole il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso, ha esordito nell’incontro con i Commissari tecnici chiamati a guidare le Nazionali di scherma paralimpica nel prossimo quadriennio.
Ad incontrare il vertice federale ed il Vicepresidente con delega alla scherma paralimpica, Giampiero Pastore, sono stati Simone Vanni, riconfermato alla guida della Nazionale di fioretto paralimpico, Francesco Martinelli, chiamato a proseguire il lavoro iniziato due anni fa con la Nazionale di spada paralimpica, e Marco Ciari che, dopo la carriera di atleta, è stato indicato come responsabile della Nazionale di sciabola paralimpica.
“Da quel gennaio 2011 quando la paralimpica è entrata a pieno titolo nella grande famiglia della scherma italiana – ha detto il Presidente federale – sono cambiate tante cose e si è avviato un processo che ci ha permesso di giungere alle Paralimpiadi di Rio2016 nelle migliori condizioni. Adesso è tempo di consolidare quanto fatto e dare un nuovo impulso al settore sia in termini promozionale che tecnico”.
I tre Commissari tecnici hanno quindi presentato il loro programma relativamente all’attività agonistica per la stagione 2017, così come la programmazione economica alla luce del budget assegnato dal Consiglio federale nella ripartizione d’inizio anno.
“In questo quadriennio – ha spiegato il Vicepresidente federale, Giampiero Pastore – ci si concentrerà sia sull’attività di alto livello puntando alla qualificazione ai Giochi Paralimpici di Tokyo2020 e cercando di ottenere il massimo dei risultati possibili nelle competizioni europee e mondiali in programma, anche sull’azione promozionale, al fine di aumentare il numero dei praticanti e quindi ampliare l’organico delle varie Nazionali. E’ per questo motivo che, assieme ai Commissari tecnici, si punterà a coinvolgere maestri, società e le varie espressioni del territorio, in progetti specifici che saranno sviluppati sin da subito”.