Piloti di traverso. Flat Track vs Speedway

Durante EICMA, l’Esposizione Mondiale del Motociclismo, sono numerosi i piloti che prendono come punto di riferimento lo stand della FMI (Pad. 10, spazio G88). Tra i primi a raggiungerci sono arrivati Paco Castagna e Gianni Borgiotti, due dei piloti italiani più forti del traverso. Il primo quest’anno ha corso nell’Italiano Speedway, il secondo nel tricolore Flat Track.

Entrambi, quindi, hanno a che fare con la derapata e proprio per questa caratteristica comune delle due discipline, li abbiamo messi uno accanto all’altro in un’intervista doppia.

Qual è l’aspetto più bello del vostro sport?

Gianni Borgiotti: il traverso.
Paco Castagna: il traverso senza freni!

Meglio lo Speedway o il Flat Track?

P.C.: Anche se sono due specialità tra loro vicine, io dico lo Speedway, la mia disciplina. Il Flat è comunque per me un ottimo allenamento.
G.B.: E allora perché non ti abbiamo mai visto allenarti quest’anno?
P.C.: Avevo in programma di fare due gare di Flat nel 2016 ma visto il mio infortunio non sono riuscito a venire. Però vorrei farle l’anno prossimo, intavolando con te una bella sfida.

Gianni, come ti sei trovato al primo anno di Flat?
Bene anche se non è stato facile abituarsi, nonostante venissi dalla Supermoto. Però una volta che si capisce la tecnica è tutto più bello.

Spieghiamo quali sono le caratteristiche principali delle moto da Flat e Speedway?
G.B.: Le prime sono moto da cross con sospensioni ribassate e ruote da 19” con gomme semitassellate. Manca il freno davanti, e per il resto è tutto uguale a una moto da Mx. Le velocità sono abbastanza elevate ma non così tanto da rendere questo sport pericoloso. E’ una disciplina alla portata di molti.
P.C.: Le seconde sono bici con un gran motore (scherza, ndr). Sono motori da 500 cc che vanno ad alcool etilico. Non c’è alcun freno né ammortizzatori posteriori e i tasselli sono un po’ più alti. Lo Speedway ti dà una botta di adrenalina che la metà basta.