Federico Di Toma è il nuovo allenatore del Volleyrò CDP
L’ex tecnico dell’Anderlini: “Ringrazio la società, non vedo l’ora di cominciare”
ROMA, 16 luglio 2017 – “Sono molto felice ed emozionato. Non vedo l’ora di cominciare questa nuova avventura”. Le prime parole di Federico Di Toma, nuovo allenatore del Volleyrò Casal de’ Pazzi, sono semplici, sentite, ed esprimono la gioia genuina di chi, dopo tanti anni passati a lavorare con i giovani, è entrato far parte dello staff tecnico della società più vincente degli ultimi anni.
Quali sono le tue prime sensazioni da nuovo tecnico del Volleyrò Casal de’ Pazzi?
“In questo momento provo una grandissima contentezza. Ringrazio il Volleyrò Casal de’ Pazzi per avermi offerto questa meravigliosa opportunità e sono particolarmente grato ad Armando Monini e Laura Bruschini per avermi aspettato. Già lo scorso anno eravamo d’accordo, ma non me la sono sentita di abbandonare subito Modena perché mio figlio era troppo piccolo e non volevo lasciare sola la mia compagna. Quest’anno, finalmente, siamo giunti alla svolta”.
Che cosa significa per un allenatore entrare a far parte dello staff tecnico di una società come il Volleyrò Casal de’ Pazzi?
“Di tutto quello che rappresenta il Volleyrò Casal de’ Pazzi nella pallavolo giovanile italiana c’è poco da dire e da aggiungere. La serietà del progetto e i risultati degli ultimi anni parlano da soli. Non c’è stato neanche bisogno di pensarci su, perché ero convinto di tutto. Dal punto di vista professionale è il massimo che si possa desiderare e spero di poter dare il mio contributo alla causa”.
Hai spesso affrontato il Volleyrò Casal de’ Pazzi sulla panchina avversaria, come veniva percepito dall’esterno il progetto Volleyrò?
“Per tanti anni ho vissuto il Volleyrò da avversario e devo ammettere che mi ha inflitto molti dispiaceri. Ho sempre visto questa società come un modello di programmazione e lungimiranza. Al di là del parco giocatrici che ha sempre avuto a disposizione, ciò che traspare all’esterno, e che poi credo faccia la differenza rispetto a tutte le altre squadre, è la grandissima organizzazione in tutti i dettagli e la forza della società e del progetto. Si vede che le cose vengono fatte con progettualità e che non sono frutto del caso. I risultati degli ultimi anni lo stanno a dimostrare”.
Qual è la tua formazione pallavolistica?
“Sono di Rho, in provincia di Milano, e la mia formazione è ovviamente molto “lombarda”. Ho iniziato ad allenare per puro caso e per una serie di circostanze fortuite, ma si vede che era destino. Mi reputo fortunato perché in seguito sono riuscito a fare della mia passione una vera e propria professione. Sono rimasto ad allenare per nove anni alla Settimo Volley. Questa esperienza mi ha aperto le porte della Pro Patria, dove sono rimasto per quattro anni raccogliendo i successi più importanti, tra cui due titoli nazionali. Da lì mi sono trasferito a Sassuolo, nel progetto di Serie A in collaborazione con l’Anderlini. Poi sono passato a Forlì, come primo allenatore in A2, e ho fatto anche un’interessante esperienza in Svizzera, prima di rientrare in Italia, di nuovo alla Pro Patria e poi all’Anderlini”.
Quali saranno i tuoi compiti all’interno dello staff tecnico del Volleyrò Casal de’ Pazzi?
“Seguirò principalmente la formazione Under 16, che parteciperà anche al campionato di Serie B2. So però che al Volleyrò si lavora in equipe e che, quindi, tutti gli allenatori saranno impegnati con tutte le squadre dei gruppi giovanili. Mi metto assolutamente a disposizione
della società e di Luca Cristofani, perché questo è un modus operandi che mi piace e che condivido in pieno”.
Che contributo pensi di poter portare al Volleyrò Casal de’ Pazzi?
“Cercherò di portare tutto ciò che ho imparato nei miei ventisette anni di pallavolo. Voglio inserirmi con tanta umiltà e in punta di piedi, perché so di entrare a far parte della migliore società a livello giovanile d’Italia e che ha già una struttura perfettamente organizzata da tutti i punti di vista. Metterò a disposizione tutta la mia esperienza, ma sono certo che avrò molto da imparare e da ricevere. Sono molto contento, anche perché so che al Volleyrò accrescerò le mie competenze”.
Marco Tavani
Ufficio Stampa
Volleyrò Casal de’ Pazzi