Cecchini vince a Badia Calavena
Domenica 10 luglio a Badia Calavena (VR) il Campione Italiano in carica, Francesco Cecchini, ha vinto la seconda prova del tricolore Flat Track, portandosi in vetta alla classifica a pari merito con Emanuele Marzotto, che ha dovuto cedere il passo nella finalissima al romagnolo. Diciassette i partecipanti al via, tra cui tre esordienti e la tenace Jessica Vesprini (18 anni e figlia del plurititolato Fabrizio) che si è fatta valere nel confronto con i colleghi maschi.
Borgiotti è partito a razzo nelle batterie di qualifica con due successi filati. Ha battuto anche Cecchini che nella prima curva della seconda batteria è scivolato, ma si è rialzato e con un recupero miracoloso ha chiuso secondo. Marzotto non è stato da meno con tre successi filati alle batterie tre, sei e nove. Nella semifinale 1 il primo scontro diretto con Cecchini: la partenza anticipata con conseguente stop e restart della manche ha fatto retrocedere Marzotto in ultima fila che si è lanciato subito all’inseguimento del fuggitivo Cecchini, riuscendo solo ad avvicinarlo nella tornata finale. Gabellini ha conquistato la seconda semifinale e si è allineato nella manche conclusiva in prima fila tra Marzotto e Cecchini. Partenza sprint per quest’ultimo, subito inseguito da Marzotto che ha tentato in più momenti di passare il pilota della TM; al quarto giro in una uscita dell’ultima curva Marzotto ha tentato il sorpasso esterno, ma si è trovato la strada sbarrata da Cecchini che gli ha chiuso la traiettoria costringendolo a finire contro le protezioni del rettilineo, rimanendo miracolosamente in sella. In questo momento decisivo, Cecchini ha allungato fino all’ottava e conclusiva tornata, alzando il pugno al cielo dopo aver tagliato il traguardo.
Abbracciato da Fabrizio Vesprini e Giovanni Verdenelli (nella foto insieme al pilota), che hanno esternato tutta la loro gioia, Cecchini si è presentato ai microfoni con un sorriso smagliante, dopo le difficoltà “dentali” della settimana: “Onestamente ho avuto delle difficoltà all’inizio, sono arrivato a questo appuntamento un po’ cotto a causa di un intervento al dente di giudizio a metà settimana; ho dormito poco e preso antidolorifici. Ho forse preso sottogamba la prima manche, sono arrivato troppo deciso non accorgendomi dell’acqua che c’era e sono scivolato. Avevo un po’ di timore prima della finale, poi mi sono caricato ed ero convinto di quello che facevo. Marzotto? Sta diventando sempre più forte, è dura battelo. Ora la testa va alla prossima settimana per la prima della Flat Track Cup, a Marianske Lazne, in Repubblica Ceca. Due anni fa al mio esordio ho vinto all’ultima curva proprio su Marzotto correndo dieci giri su dodici senza la scarpetta in ferro che avevo perso nella seconda tornata.”