Bilancio positivo per la Moto Italy Spring
Di primaverile, a dispetto del nome e della collocazione in calendario, ha avuto, purtroppo, ben poco.
Ma la 1° Moto Italy Spring, svoltasi a Montecatini Terme (PT) dal 23 al 25 aprile, si è rivelata un’autentica avventura per tutti i partecipanti. Una di quelle esperienze che, anche per la durezza delle condizioni climatiche, rimarrà motivo di orgoglio per qualsiasi motociclista.
Come avevano preannunciato le previsioni meteo, con toni anche allarmistici, sull’Italia centrale si è abbattuta un’intensa perturbazione atmosferica che, accompagnata da un brusco calo delle temperature, ha portato pioggia, grandine e addirittura anche nebbia e qualche spruzzata di neve alle altitudini maggiori.
Proprio con condizioni del genere hanno dovuto fare i conti i 33 partenti, di cui 6 con passeggero, che, a differenza di qualche altro iscritto, si sono schierati regolarmente alla partenza alle 7.31 di domenica 24 aprile, nel piazzale antistante il Grand Hotel Panoramic di Montecatini Terme.
Lungo i 430 km della tappa unica prevista dalla manifestazione (e fatta eccezione per una sessantina di chilometri) gli impavidi motociclisti hanno incontrato una temperatura che ha oscillato tra i 4 ed i 6 gradi ed appunto tutte le intemperie sopra descritte che hanno tenuto l’asfalto sempre bagnato; in qualche tratto il fondo si è presentato scivoloso per la presenza di foglie e di terriccio sceso dai fianchi di colline e dei tratti montuosi. La nebbia ha poi reso la navigazione e la guida ancora più difficoltose.
Fortunatamente l’organizzazione orchestrata dal Moto Club Motolampeggio di Roma e diretta da Daniele Alessandrini, che ha fatto continuamente la spola tra la testa e la cosa del serpentone, oltre ad aver previsto bellissimi percorsi, che si sono inerpicati nel cuore dell’Appennino, oltre il Monte Cimone, in provincia di Modena, e sul Passo del Cerreto, il valico che separa la Toscana dall’Emilia, ed in cui il tratto rettilineo più lungo non ha superato i 300 metri, ha previsto anche piacevoli momenti di socialità, utili per recuperare le energie.
Così alla sosta di metà mattina al Lago della Ninfa, sopra la località sportiva di Sestola, dove tutti si sono potuti rifocillare con un abbondante e gustoso spuntino a base di specialità emiliane, è seguito il pranzo con “tris” di primi piatti, consumato proprio al Passo del Cerreto, quando il maltempo si stava facendo più sentire. Nel pomeriggio poi, presso il Ristorante Albergo “Il Casone” sono state offerti dolci e torte salate della tradizione, accompagnate da bevande calde graditissime da tutti.
Nel piazzale del ristorante del Passo del Cerreto, sulla linea di confine tra le province di Massa e Reggio Emilia, si sono svolte anche le due prove di abilità, quella di lentezza sulla distanza di un metro, in cui si è imposto l’umbro Cesare Conti (BMW 100 S) con il tempo di 1,92 secondi, e quella di regolarità tra i birilli di una gimkana con tempo imposto 6 secondi in cui ha svettato il milanese Gian Maurizio Gatti (Honda Dominator 650). A determinare la classifica finale hanno contributo anche i controlli di passaggio. E qui è emersa un’atra delle piacevoli sorprese della manifestazione visto che ben 18 dei 33 equipaggi in gara hanno “preso” tutti i timbri, a dispetto del meteo proibitivo e anche dell’inesperienza.
Dalla classifica combinata è emerso dunque il nome del vincitore assoluto, Riccardo Confalone, con la moglie a fare da passeggera (Honda Transalp 650) che ha al proprio attivo un altro successo importante, nella Targa Florio 2015, ma che non si può definire uno specialista, essendo appena alla sua terza gran fondo. Subito dopo l’arrivo, e senza conoscere il risultato della competizione (le classifiche sono state esposte la mattina del 25 aprile), per un improrogabile impegno familiare, Confalone è ripartito alla volta di Roma, aggiungendo ai 430 massacranti chilometri di tappa altri 320 di viaggio: dunque 750 km complessivi percorsi in un solo giorno con condizioni meteo che definire critiche è riduttivo! Riccardo Confalone ha appreso di essere il vincitore della Moto Italy Spring all’una e trenta di notte, quando è giunto a destinazione. Un’impresa mitica la sua e della sua compagna Maria, ricompensata da una vittoria cercata ma inaspettata.
E la conferma che per stare davanti in un gran fondo così impegnativa non serviva essere esperti, la dà il prosieguo della classifica, in cui dal secondo al quinto posto figurano altri quattro neofiti, nell’ordine Davide Varotto (Honda Hornet 900), Andrea Batini (Ducati Multistrada), Paolo Perrucci (BMW GS 1200) e Carlo Bonati (F 800 R).
Estremamente contenuto anche il numero dei ritirati, appena tre, di cui uno per un problema meccanico. E se l’ultimo “reduce” ha tagliato il traguardo alle 21.00, ci ha pensato la tradizionale ospitalità toscana, manifestatasi presso lo storico albergo e ristorante, Grand Hotel Panoramic (polo logistico della manifestazione) con una gustosa cena.
La Grand Fondo di stampo italiano si conferma dunque formula accattivante e realmente alla portata di qualsiasi motociclista avvezzo a percorrere chilometri ed amante della guida su strada. Il discorso vale anche per le amazzoni che a Montecatini non hanno fatto solo da passeggere ma hanno dimostrato di sapercela fare (e come!) anche alla guida: Claudia Gonnella (BMW R 650 GS) si è classificata 13.a assoluta mentre Marcella Biancardi (BMW F 800 ST) ha raggiunto l’arrivo, lasciandosi alle spalle un po’ di colleghi del sesso forte.
Grande la soddisfazione espressa da tutti i partecipanti: per molti si è trattato della prima esperienza del genere ed è risultata talmente convincente da indurre alcuni a confermare già la propria presenza alla 20.000 Pieghe (15 – 19 giugno), secondo appuntamento con l’inedito Trofeo Moto Avventura che mette in palio per il vincitore un premio eccezionale del valore di 5.000 Euro.
I ringraziamenti al Moto Club Motolampeggio, allo staff e ad Alessandrini sono stati lusinghieri: oltre alla sorpresa per aver scoperto un modo sconosciuto di andare in moto, c’è chi ha detto di essersi sentito accolto come in famiglia; tutti hanno indistintamente elogiato l’organizzazione.
E il clima festoso che ha accompagnato la cerimonia di premiazione la mattina del 25 aprile, dopo una notte che ha consentito a tutti di ristorarsi, è stata la conferma di tale gradimento.
Da parte sua il patron Alessandrini, che come è nel suo stile anche stavolta ce l’ha messa tutta per calarsi nei panni dei motociclisti, ha rivolto un ringraziamento allo sportivissimo Nanni Tamiatto, titolare dello sponsor Motorex, che non solo ha dispensato gadget ai presenti ma si è fatto regolarmente la sua Gran Fondo e poi “a Maurizio Tacchi, Direttore di Gara esemplare, che ci segue dalla prima 20.000 Pieghe, al Commissario Delegato Federmoto Michele Sparano, sempre positivo e collaborativo, ed a Mario Alberto Traverso, Presidente della Commissione Turistica Nazionale di Federmoto, sempre vicino a noi organizzatori”.
Moto Italy Spring 2016 – Classifica finale
Moto Italy Spring 2016 – Classifica slaom a tempo imposto
Moto Italy Spring 2016 – Classificha della prova di lentezza