POKER D’ASSI PER LA CANADESE AZZURRA CHE PAGAIA A CACCIA DEL SOGNO OLIMPICO

carlotacchiniportogalloL’obiettivo è ben impresso nella mente degli azzurri: 18-19 maggio 2016, qualificazioni olimpiche per Rio de Janeiro 2016 sul bacino di gara tedesco di Duisburg. 

 

E proprio verso questo appuntamento si stanno allenando in questi giorni gli specialisti del settore canadese azzurro seguiti dal tecnico Domenico Antonio Cannone. A Sabaudia, fino al prossimo 17 marzo, Luca Incollingo, Sergiu Craciun, Daniele Santini e Carlo Tacchini percorreranno chilometri su chilometri a bordo delle rispettive imbarcazioni, tenendo bene a mente l’evento che varrà la qualifica olimpica.

 

“I ragazzi stanno lavorando bene e il percorso di avvicinamento all’evento di Duisburg procede come previsto – spiega Antonio Cannone – puntiamo all’alto livello e lavoriamo per raggiungerlo. Tutti e quattro gli atleti convocati a questo raduno sono proiettati verso la qualifica olimpica; un obiettivo ambizioso ma raggiungibile. L’importante sarà fare del nostro meglio e una volta sul campo di gara ci confronteremo con il resto del mondo per provare a volare in Brasile.”

 

Su quali equipaggi state lavorando al momento attuale?
 
“Il C2 Santini-Incollingo continua il proprio percorso con la consapevolezza e la determinazione di chi conosce le proprie qualità e ha ben chiaro l’obiettivo. Sergiu Craciun e Carlo Tacchini stanno lavorando prevalentemente sul C1 1000 con Carlo che ha comunque nelle braccia la possibilità di ben figurare anche sui 200. Giorno dopo giorno arriviamo a nuove consapevolezze e a breve, alla fine di questo raduno e in occasione dei campionati italiani sui 5000, avremo a Castelgandolfo una prima prova grazie alla quale fare il punto della situazione.”
 
Come è cambiato il settore canadese rispetto al passato?
 
“Oggi abbiamo quattro leader, tutti allo stesso livello, alle spalle dei quali non mancano i giovani. A livello under 23, gli europei dello scorso anno sono stati più che positivi avendo ottenuto risultati importanti e, globalmente, il terzo posto a livello di squadra; a ruota seguono gli junior che a loro volta stanno crescendo. In Italia, rispetto alle altre nazioni, abbiamo un problema di numeri e quantità ma rispetto ad alcune stagioni fa anche su questo fronte stiamo migliorando.”
 
L’esempio dei “grandi” funge inevitabilmente da traino per i giovani e la crescita di Carlo Tacchini, aggregato stabilmente ai tre senior, con i molti under 23 tra i quali Nicolae Craciun che insidiano sempre più da vicino i senior, sono tutti aspetti divenuti realtà grazie ad un lavoro d’equipe tutt’altro che secondario.
 
“E’così – spiega ancora Cannone – fino ad alcuni anni fa il settore canadese pagava dazio nei confronti del kayak. Oggi invece non è più così, nè in nazionale nè nei club italiani. Le società sono cresciute sotto questo punto di vista e oggi anche in periferia si dà molta attenzione al settore canadese. Ora in nazionale arrivano atleti che già a livello junior, dal punto di vista delle qualità tecniche e atletiche, sono nettamente superiori risptto al passato. E’una grande soddisfazione per chi lavora a questo progetto da anni ed è una soddisfazione che, inevitabilmente, coinvolge anche gli stessi tecnici di società, parte fondamentale della crescita del settore.”
 
Quali saranno i passi futuri per gli specialisti azzurri della canadese?
 
“Rimaniamo in raduno fino al 17 marzo, poi chiuderemo il weekend con una prima prova in occasione del campionato nazionale di fondo sui 5000, gareggiando anche sui 1000 e sui 200. Ultimato il fine settimana torneremo in raduno per altri quindici giorni, alternati ad un successivo periodo di scarico di sette giorni per poi tornare in azione a Mantova, dall’8 al 10 aprile, per la gara indicativa. A quel punto mancherà poco più di un mese alla prova che assegnerà gli ultimi pass olimpici; obiettivamente non sarà facile – conclude Cannone – basti pensare che nel C2, al ripescaggio, sfideremo i campioni olimpici in carica che ai mondiali dello scorso anno non riuscirono a qualificarsi. Grandi nazioni come Romania, Spagna e Francia saranno a Duisburg con il nostro stesso obiettivo e ne vedremo delle belle. I ragazzi sanno ciò che c’è da fare e sono consapevoli dell’importanza di questo periodo. Ora torniamo ad allenarci e quando sarà il momento daremo il massimo per portare il più in alto possibile il tricolore azzurro”.