Dubbi sull’ abbattimento del volo MH-17
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Ad un anno dall’abbattimento del volo Malaysia Airlines 17 nei cieli dell’Ucraina non sono ancora chiare le responsabilità per la tragedia in cui persero la vita 298 persone. Da subito i sostenitori del governo pro-occidentale dell’Ucraina puntarono il dito su Vladimir Putin, sostenuti da un Government Assessment stilato dall’intelligence Usa che accusava i separatisti e il paese che li sostiene, la Russia.
Nei dodici mesi che sono passati da quel Assessment ci sono state numerose altre indagini, dichiarazioni e insinuazioni, ma mancano ancora delle prove chiare sulle responsabilità. Inoltre, non sono stati forniti ulteriori dettagli da parte delle istituzioni americane, sollevando dubbi sulla natura degli elementi acquisiti dalle agenzie d’intelligence.
Il gruppo VIPS, costituito da ex ufficiali militari e dell’intelligence negli Stati Uniti, ha inviato un Memorandum al Presidente Obama la scorsa settimana, chiedendo il rilascio di tutte le informazioni raccolte relative al caso MH-17. Ne riportiamo alcuni stralci.
“Le tensioni tra gli Stati Uniti e la Russia in merito all’Ucraina si stanno avvicinando ad un punto pericoloso. Uno dei fattori principali che contribuisce alla percezione negativa della Russia tra il pubblico americano è l’abbattimento l’anno scorso del volo Malaysia Airlines Flight 17.
Un rapporto pubblico stilato dalle autorità di sicurezza olandesi con i dettagli sull’incidente è atteso ad ottobre, ma pare che la bozza sia già nelle mani del Governo degli Stati Uniti. Alcuni ipotizzano che le conclusioni coincideranno con quelle delle fonti che hanno dato la responsabilità agli ucraini di origine russa nell’Ucraina sudorientale che si oppongono al governo costituito dopo il golpe del 22 febbraio 2014 a Kiev, orchestrato dall’Occidente.
Visto che i rapporti con Mosca sono di importanza fondamentale, anche solo perché la Russia ha la capacità militare di distruggere gli Stati Uniti, è essenziale calibrare attentamente i rapporti. Se gli Stati Uniti appoggeranno una conclusione che implica la Russia senza informazioni solide di intelligence, si provocheranno ulteriori danni a dei rapporti bilaterali già difficili, quasi certamente in modo non necessario. Noi crediamo che un’indagine corretta sull’abbattimento richiederebbe l’esplorazione di ogni possibilità per determinare la validità delle prove.
Attualmente, l’unica cosa che il pubblico americano e internazionale sa per certo è che l’aereo è stato abbattuto. Ma questo avvenimento potrebbe essere stato un incidente, ad opera di una tra molte parti. Oppure potrebbe essere stato orchestrato da parte di forze antigovernative, con o senza la connivenza di Mosca. E’ anche possibile che l’abbattimento sia stato opera del Governo di Kiev o di uno dei potenti oligarchi ucraini con lo scopo di dare la colpa alle forze anti-Kiev e alla Russia. Infine, seppur meno probabile, è possibile che le informazioni disponibili non permettano di stabilire gli autori della tragedia.
Considerando l’alta posta in gioco sia in termini del nostro rapporto molto importante con la Russia, sia nell’offrire un resoconto affidabile e consone all’autorevolezza della Casa Bianca, il fatto che l’Amministrazione non abbia fornito una valutazione d’intelligence coordinata che riassuma le prove esistenti solleva delle perplessità. Se il Governo degli Stati Uniti sa chi ha condotto l’attacco all’aereo dovrebbe fornire le prove. Se non lo sa, dovrebbe dirlo”.