L’America e i suoi secessionisti
Ci è voluta una sparatoria ad opera di un giovane squilibrato – l’ennesima strage con le armi negli Usa – per provocare un cambiamento che sarebbe dovuto avvenire molto tempo fa: dopo l’uccisione di 9 persone in una chiesa afroamericana di Charleston, South Carolina il 17 giugno, gli Stati Uniti finalmente cominciano a vedere chiaramente il significato della bandiera secessionista.
Infatti fino a pochi giorni fa quella bandiera era presente in luoghi pubblici in vari stati del Sud; lo Stars and Bars sventolava non solo nel South Carolina ma anche in Alabama e nel Mississippi, e veniva offerta l’opzione di metterla sulle targhe delle automobili in Georgia, nel Tennessee e in Virginia. Ora si comincia a toglierla, e perde peso l’argomento che la bandiera secessionista è un simbolo della tradizione, e che andrebbe difesa come parte della storia che comunque non si potrà mai eliminare.
Esiste infatti il mito dello stile di vita del Sud, della nobile tradizione di questa regione degli Stati Uniti, che si opponeva alle imposizioni ingiuste dello stato centralista. E permane l’immagine ribelle, che piace tanto anche all’estero, tant’è che si vendono indumenti e gadget con il motivo di quella bandiera anche nelle piazze italiane.
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