Rischi per gli accordi Minsk-2
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I ministri degli Esteri dei cosiddetti Quattro di Normandia si sono incontrati a Parigi il 23 giugno. I rappresentanti di Francia, Germania, Russia e Ucraina hanno confermato che intendono fare tutto il possibile per risolvere la crisi in linea con gli accordi di Minsk-2, secondo la dichiarazione finale.
Il russo Sergei Lavrov ha detto che i quattro ministri si sono espressi unanimemente contro i tentativi di interrompere gli accordi e di favorire l’escalation militare: “C’è la sensazione che ci siano forze che vogliono scombussolare il processo. Non farò nomi. Molti preferiscono uno scenario militare per vari motivi. Alcune forze vogliono che la situazione non migliori, ma piuttosto che peggiori” ha riportato l’agenzia stampa Tass.
La questione più urgente è la creazione di un dialogo tra le forze indipendentiste e il governo di Kiev. Il tedesco Frank-Walter Steinmeier ha dichiarato che tutte le parti dovrebbero lavorare per evitare che “la situazione sfugga dal controllo militarmente e politicamente”.
Rimangono le preoccupazioni di un ritorno alle violenze nei prossimi mesi. La Reuters cita Alexander Borodai, cittadino russo ed ex-leader dei ribelli nel Donetsk, che prevede un peggioramento delle condizioni. “Ad essere onesti penso che gli accordi di Minsk 2 non saranno osservati, come non lo furono gli accordi di Minsk 1… Alla fine ci sarà una nuova offensiva dell’esercito ucraino. Non credo che potrà finire senza una guerra grande, e la Russia non può tollerare per sempre questa ferita ai suoi confini”.