Il territorio è sicuro: “Turisti, arrivate”
La Giordania invita il turismo europeo. Rania saluta le delegazioni internazionali di giornalisti e rassicura i presenti sulle condizioni di sicurezza del suo Paese malgrado l’instabilità dei territori circostanti
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Il turismo rappresenta circa il 20% del prodotto interno loro della Giordania. Una risorsa importante che l’instabilità dei paesi che la circondano sta mettendo a dura prova. I flussi provenienti in particolare dall’Europa si sono drammaticamente ridotti soprattutto nell’ultimo anno. Parallelamente è aumentato il turismo proveniente dai Paesi Arabi e dall’Oriente, China, Indonesia, Giappone. Ma è all’Europa che il Ministro del Turismo Najef Alfaiz punta.
Per questo, in questi giorni, stanno percorrendo in lungo e in largo la Giordania ben 450 giornalisti provenienti da ogni parte del mondo alla scoperta dei siti religiosi e di tutte le possibilità che offre la terra in cui è terminato il viaggio di Mosè. Ed è anche per questo che nella mattinata di oggi, la Regina Rania ha deciso di incontrare personalmente una delegazione formata da 150 di loro, per sottolineare il sacro valore dell’ospitalità rivolta a tutti gli stranieri che decidono di varcare il confine nazionale.
All’incontro ha preso parte anche il Ministro Alfaiz. “La Giordania oggi non è diversa da qualsiasi altra nazione europea o mondiale in rapporto a quanto sta succedendo nella nostra area. Nonostante questo il nostro è un territorio sicuro. Purtroppo, soprattutto in Europa, questo non viene percepito”. I motivi per i quali questo succede sono due, precisa il Ministro. “Prima di tutto perché la Giordania è benedetta da Dio. Poi perché il Paese intrattiene buone relazioni con tutti gli altri Stati, e crede profondamente nella pace e nella stabilità”.
Monia Savioli
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