Nigeria, si allontanano le elezioni

La pressione dei terroristi di Boko Haram nel nord est del paese non permettono lo svolgimento delle elezioni presidenziali previste inizialmente per lo scorso 14 febbraio.

Gli analisti internazionali non si aspettano però che il governo nigeriano riesca a rispettare anche questa data vista la difficile situazione del paese e le basse aspettative sulla riuscita di azioni military a contrasto delle milizie fondamentaliste.

Le violenze perpetrate nel Nord Est da Boko Haram si sommano alle tensioni che caratterizzano le tornate elettorali della Nigeria rendendo di fatto impossibile garantirne lo svolgimento.

Le elezioni metteranno a confronto il Presidente uscente, il cristiano Goodluck Jonathan, del Partito Democratico Popolare (PDP) e l’ex Generale musulmano Muhammadu Buhari, leader del Congresso dei Progressisti (CP), che era stato sconfitto nelle precedenti elezioni presidenziali del 2011 proprio da Jonathan.

Proprio la ricandidatura dell’attuale president Jonathan ha aperto una stagione di tensioni e violenze tra le fazioni che si dicono di religion Cristiana e quelle di origine musulmana guidata dal leader Muhammadu Buhari. Il rinvio delle elezioni potrebbe esacerbare le tensioni tra i due gruppi.

In questo contesto continuare a ritardare l’appuntamento elettorale acuirebbe le tensioni tra I due gruppi in lotta per il potere.

A contrasto dell’attività di Boko Haram il governo Nigeriano ha schierato migliaia di uomini alla frontier con il CIAD dove risiedono le basi dei miliziani mettendo in crisi la loro tattica di penetrazione nel paese per rapidi colpi di mano.

Grazie anche alla decisione dell’Unione Africana che a support delle attività antiterrorism ha autorizzato il dispiegamento di una forza regionale composta da 7500 soldati con l’obiettivo prioritario di bloccare il sistema logistico di Boko Haram.

In questi giorni l’offensiva più significativa ha preso di mira Gombe, capitale dello Stato omonimo. I miliziani fondamentalisti  sono stati respinti  ma il pericolo di perdere di nuovo il controllo della città è molto alto.