PIU’ EQUILIBRIO NEI CAMPIONATI A SQUADRE

Mi associo alla opinione che nei campionati a squadre di tutte le categorie, nel caso specifico la D2M, il valore in campo dei giocatori antagonisti, si dovrebbe equivalere. Questo per dare più stimolo a tutti; infatti cosa può pensare un giocatore ad esempio di classifica 4.2 quando deve fronteggiarsi con un avversario di classifica 3.1 o anche 2.8 o 2.7? Il primo pensiero sarà quello di dire “ma chi me lo fa fare di perdere tempo e denaro per quattro domeniche, che potrei passare con la mia famiglia invece di andare a giocare con un avversario che non mi fa vedere palla?” Che divertimento c’é? Me lo spieghi qualcuno della F.I.T. Daltronde alla Federazione entra denaro perchè in tutti i circoli ci sono degli appassionati/amici che ogni anno dedicani il loro tempo ai campionati a squadre e permettono pertanto ai circoli di effettuare le iscrizioni delle squadre ed ogni iscrizione costa. E che non si dica che se non va bene così, basta non iscriversi ai campionati perchè se si prendesse alla lettera questa affermazione, i campionati non esisterebbero per mancanza di iscrizioni. E allora perchè non “livellare” le capacità di gioco anche nei campionati a squadre, come ad esempio avvenuto nei tornei individuali, dove si deve incontrare per regolamento, un avversario pari o di una classifica superiore, ? Se un circolo vuole ottenere una serie che non ha, ad esempio la CM, anziché dover partire dalla serie più bassa e sicuramente sarà promosso perchè iscriverà giocatori di 3 e 2 cat., perchè non permettergli di iscriversi direttamente alla C, naturalmente con giocatori di livello tale da fargli affrontare la categoria? Suddividendo e limitando i livelli dei giocatori, tutte le categorie sarebbero più equlibrate e ci sarebbe sicuramente più divertimento, soddisfazione e partecipazione. Quelli della F.I.T ci pensino.
Ciao a tutti.