PROGETTO CAMPI VELOCI
parliamo di campi veloci.
? siamo proprio sicuri che se si gioca di più sui campi veloci si vincono più tornei, si hanno giocatori più forti ecc. ??
scudate, ma Nadal su quale superficie è cresciuto ? la Schiavone su quale superficie ha giocato di più ? non per bestemmiare, ma Federer da giovanissimo non giocava prevalentemente su terra rossa ? non è che forse conta poco la superficie sulla quale ci si allena e conta invece molto di più la tecnica individuale, ovviamente, ma, quando questa è quasi pari, come avviene sempre più spesso nel tennis moderno, anche l’atteggiamento, la testa, la motivazione, ecc..
queste cose contano infinitamente più della superficie. possono essere allenate e migliorate, anche se, in grande parte, sono innate, come lo è il talento tecnico, la prestazione fisico atletica e la struttura del singolo atleta.
Nadal, ma forse è una eccezione, ha creato un nuovo diritto per vincere Wimbledon ed un nuovo servizio per vincere gli us open, ed era già il n. 1.
l’allenamento di Federer dura 4 ore, i nostri si allenano 1 ora in partitella. poi fa il colpo sotto le gambe, ma il problema non è fare il colpo sotto le gambe, basta un po, forse tanta coordinazione, ma il problema è avere il fisico e la testa per andare a prendere quella pallina in pallonetto, la voglia di impegnarsi fisico e testa in qualcosa che i più non farebbero.
saranno americanate, ma guardiamoci il discorso del coach nel film “Ogni maledetta domenica” oppure le relazioni di Julio Velasco (occhi di tigre ed occhi di bue) …