DOVE SONO FINITI I MAGNIFICI QUATTRO?

Cosa sta succedendo al tennis maschile? Si sta abbassando il livello dei primissimi o stanno migliorando gli altri? L’andamento di questo avvio di stagione è assolutamente nuovo rispetto agli ultimi anni.
Nelle semifinali di Indian Wells e Miami 2008 ad esempio, la presenza dei primi quattro giocatori del mondo era massiccia (5 giocatori su 8 tra un torneo e l’altro). Ancora più folta nel 2009, quando solamente 2 degli 8 semifinalisti dei primi Masters 1000 dell’anno non facevano parte della top4 (Roddick a Indian Wells e Del Potro a Miami).
E ancora: dei 21 tornei disputati fino ad oggi nel 2010, i primi 4 giocatori del mondo ne hanno vinti la miseria di 2 (Federer a Melbourne e Djokovic a Dubai) contro i 6 dello scorso anno e i 5 del 2008.
Cosa è successo ai fantastici 4? Cosa li rende così poco costanti?
Federer è sempre il più forte ma spesso sembra abbassare la guardia. Chissà che proprio la voglia di sfatare il taboo Foro Italico non possa rilanciarlo in occasione dei prossimi Internazionali Bnl d’Italia.
Djokovic e Murray sembrano vittime in parte di un’involuzione tecnica, in parte dell’incapacità di gestire la pressione di un momento teoricamente propizio in cui dovrebbero approfittare delle lacune di Federer e Nadal. Già, Nadal. Lo spagnolo oscilla ormai tra il secondo e il quarto posto, ha una certa costanza rispetto ai suoi diretti avversari ma mentre fino all’anno scorso era costante nelle vittorie, oggi lo è nei piazzamenti. Non vince un torneo dal 3 maggio 2009 e da quel tre maggio ha perso 12 match (Masters escluso) tutti contro avversari piazzati in classifica peggio di lui. Ma la cosa più starna è che il suo non è stato un vero e proprio crollo. Nei dodici tornei che ha giocato dalla finale degli scorsi Internazionali Bnl d’Italia infatti, Nadal non è mai stato eliminato (Roland Garros a parte) prima dei quarti di finale. E nei quarti solo due volte (Montreal 2009 e Australian Open 2010). Nel resto dei tornei ha sempre fatto semifinale o finale.
Insomma alla vigilia della stagione sulla terra le incognite non mancano e gli spunti di discussione, di conseguenza, neanche.