PRECISAZIONI DOVEROSE A CIRCOLO CATANESE
Solamente per motivi di lavoro scrivo con ritardo ad Angelo La Rocca, il cui intervento meritava un’immediata risposta. Premetto che il sottoscritto non ha alcun bisogno, Le assicuro, di sentirsi protagonista di alcunchè, tanto più che, nel caso in cui avessi avuto questa “eccessiva smania”, avrei scelto sicuramente un mezzo di comunicazione più visibile per manifestarla. Venendo al nocciolo della questione, nel mio “delirante intervento” non ho assolutamente messo in dubbio il fatto che il Suo circolo sia stato un esemplare organizzatore di tornei tennistici dal 1978 ad oggi, e sicuramente questo Vi fa onore, il punto è che improvvisamente quest’anno siete andati un po’ in tilt, a discapito, indiscutibilmente, dei tennisti della nostra amata isola, già ampiamente penalizzati dalle distanze con il resto della nazione, e ai quali avete tolto, in un colpo solo, la possibilità di misurarsi nei due tornei più importanti della, già di per sè povera, stagione tennistica siciliana. A questo punto non voglio sapere i motivi che vi hanno indotto a rinunciare ai due tornei, tanto più che, non spiegandoli nel Suo intervento, intuisco che potrebbero essere di natura personale, e comunque tali da non potere essere divulgati. Si sarebbe potuto però comunicare tale decisione nei tempi giusti per evitare quello che in realtà è poi successo, e cioè la disputa dei due tornei in un periodo fuori stagione, quindi gravemente falsati a causa dell’assenza del 70 % dei migliori tennisti, nonchè delle pessime condizioni di forma degli effettivi partecipanti, impegnati com’è noto, in questo periodo, nella preparazione invernale per la prossima stagione agonistica. Per concludere, mi sono sforzato di capire senza riuscirci quale potrebbe essere, nell’ambito di questo discorso, il mio “stizzito desiderio” di rivalsa. Ma rivalsa da chi? Quale sarebbe questa fantomatica uva alla quale ambirei invano? Per essere espliciti, nonchè per fare chiarezza, Le ricordo che mio figlio ha un contratto con il suo circolo per giocare per il 2° anno consecutivo il campionato di serie B, e la sua attività individuale lo porta, con molta umiltà ed enormi sacrifici di tutti, a giocare nei futures, anche fuori dall’Italia, e in qualche ITF under 18, e Le ricordo altresì che per questa sua attività non percepiamo e non abbiamo mai percepito una lira (o un euro che si voglia) da parte della Fitsicilia. Attendo, a tal proposito, Sue spiegazioni sullo sfortunato accostamento metaforico da Lei espresso. Un saluto cordiale e costruttivo, Giuseppe Zito