I DUE NOLE

C’è un Nole che tutto il mondo conosce grazie alla tv e a internet ma che Roma non ha avuto modo di godersi in presa diretta. E’ il Nole burlone, quello che fa le imitazioni dei colleghi e qualche numero da clown, l’immancabile mattacchione che fa ridere i compari della ghenga, l’attore nato. Qui l’abbiamo visto sempre serio serio. Prima sulla difensiva in sala stampa, quando s’è sforzato di giustificare l’inusitato ritiro di Montecarlo. Poi sulla difensiva anche sul campo, con tanti problemi di tennis e tanto nervosismo. E infine serio serio anche dopo essersi liberato della paura di giocare male sulla terra battuta e aver vinto il torneo, impermeabile persino ai soavi tentativi di stuzzicarlo da parte di Lea Pericoli.
Sollecitato a regalare al pubblico del Foro almeno un siparietto, Nole ha declinato l’invito, e solo a mezza bocca s’è lasciato strappare la promessa che farà un’imitazioncina l’anno prossimo, qualora dovesse bissare il successo romano di oggi.
Qual è il vero Djokovic? Quello che s’è sforzato di costruire un personaggio o quello che, una volta arrivato in cima, dà l’impressione di volersene liberare?