TOTTI: “IO E IL TENNIS”
da SuperTennis / anno 2004
di Mimmo Ferretti
Francesco Totti, capitano della Roma, leader della Nazionale di Giovanni Trapattoni che fra pochi giorni terrà l’Italia incollata davanti ai televisori tentando di conquistare il titolo europeo in Portogallo. Uno dei campioni più amati dagli sportivi del nostro Paese, e non soltanto per quanto combina su un campo di calcio. Di lui, la gente apprezza anche la sensibilità che mostra nei confronti dei bambini e degli anziani: qualche settimana fa, ha donato ai meno giovani della Capitale parte dei proventi del suo ormai famoso libro di barzellette. E, intorno a Natale, aveva destinato un somma simile all’Unicef, di cui è ambasciatore. Un campione a trecentosessanta gradi che in quest’intervista parla della sua passione per il tennis, sport amato e praticato fin dagli anni dell’adolescenza.
– Il suo rapporto con il tennis?
“Di amicizia, se così posso dire…”.
– Cioè?
“Gioco a tennis da quando avevo dodici, tredici anni. Mi piace molto, anche se non sono propriamente un campione”.
– Come ha cominciato?
“Tutto merito (o colpa) di mio zio Alberto, che qualche anno fa frequentava un circolo dalle parti della Laurentina, il TC Le Querce: siccome a me piaceva fare qualsiasi tipo di sport, ogni tanto – quando il tempo era bello – mi portava con sé Così, molto semplicemente, ho cominciato a giocare”.
– Mai preso una lezione?
“No, niente lezioni se non i consigli di zio Alberto”.
– Il suo stile di gioco?
“Me la cavicchio con il dritto, mentre con il rovescio sono meno bravo. Ma posso migliorare”.
– Sfide con qualche suo collega?
“L’estate scorsa, quando eravamo in ritiro a Irdning, in Austria, nel giorno di riposo che ci aveva concesso Capello io e Candela ci siamo sfidati in una doppia partita di tennis. Un avvenimento vero e proprio, ripreso dalle telecamere di Roma Channel. Così, tutti i tifosi hanno potuto vedere anche il Totti tennista”.
– Chi ha vinto?
“Ho fatto vincere il mio amico Vincent…”.
– Il suo tennista preferito?
“Il brasiliano Kuerten. Mi piace la sua fantasia. L’ho visto giocare parecchie volte agli Internazionali di Roma e, un paio di anni fa, è venuto a trovarci a Trigoria. A proposito: mi è stato chiesto più volte di ‘esibirmi’ al Foro Italico ma, finora, non me la sono mai sentita. In futuro, non è detto…”.
– E’ vero che quest’anno potrebbe giocare contro Federer?
“Me ne hanno parlato… So che lo svizzero mi stima moltissimo e, se capiterà l’occasione, mi farà molto piacere incontrarlo. Per stringergli la mano, non certo per fare due scambi…”