DIBATTITO SUI NUOVI TORNEI NAZIONALI
Ricevo da Alessandro Tosi e pubblico:
“So che non c’entra niente …ma come si fa a ideare una formula come quella dei nuovi tornei agonistici (dagli Open ai Quarta Categoria). Per ogni torneo sono obbligatori addirittura tre tabelloni di qualificazioni e un tabellone principale… Chi ha inventato questa formula non ha pensato che porterà al collasso dei circoli, visto che dal primo turno del primo tabellone di qualificazione alla finale ci sono 12/13 turni: quindi o si fanno durare i tornei due settimane (ma voglio vedere a quel punto come si farà a gestire la presenza contemporanea degli altri tornei e dei campionati a squadre?) oppure si fanno una marea di doppi turni, falsando palesemente il torneo e impedendo alla gente che lavora (l’80% dei Terza e Quarta Categoria) di partecipare. Forse in Federazione pensano che tutti i tesserati siano dei professionisti…
In secondo luogo questa formula di fatto rende molto difficile incontrare persone sopra classifica: soltanto 3-4 qualificati, e con 2/3 partite dure alle spalle, potranno giocarsi un positivo. Vedrete che così crollerà il numero di persone che salgono in classifica, e non tener di conto di questo incentivo è una grave mancanza.
Insomma il mio parere è che questa nuova formula non abbia alcun senso e porterà al collasso dell’attività agonistica, anche se credo che nel giro di qualche mese sarà accantonata a causa della marea di proteste che arriveranno in Federazione….Quello che mi chiedo è se le persone che impongono queste “idee innovative” abbiano mai preso una racchetta in mano…”
Risponde il Settore Organizzativo della FIT:
“L’ultima riforma del regolamento tecnico sportivo è semplicemente il completamento di un progetto che la Federazione Italiana Tennis ha avviato otto anni fa e la cui attuazione è stata confortata da un crescente gradimento da parte dei praticanti, come dimostrano in maniera inequivocabile il boom dei tesserati agonisti (che in precedenza calavano da più di un decennio) e soprattutto quello del numero delle partecipazioni ai tornei.
La riforma del regolamento è ampiamente ispirata all’innovativo sistema adottato prima in Francia e poi in Belgio e nei cantoni Svizzeri di lingua francese. I giocatori sono altamente motivati a partecipare a questo tipo di torneo perchè gli viene garantito un esordio nelle gare contro giocatori di classifica pressochè uguale, e, in caso di vittoria, gli è possibile incontrare giocatori via via meglio classificati e realizzare il famoso “positivo”. Inoltre, la suddivisione verticale dei tabelloni permette la conclusione dei tornei limitatamente alle varie categorie (seconda, terza, quarta categoria ed anche ai quarta categoria non classificati). In questo modo il giocatore “medio” può trovare la propria soddisfazione vincendo il torneo della propria categoria e totalizzando più punti – dunque più promozioni in classifica – grazie ai “bonus” attribuiti dai successi intermedi.
Per quanto riguarda gli appunti tecnici, desidero osservare che il torneo organizzato con le nuove regole consta del medesimo numero di incontri rispetto ai tabelloni tradizionali (che siano ad estrazione o a selezione). Ovviamente se si concludono le sezioni, che ricordo non essere obbligatorie, verranno disputati pochi incontri in più, programmabili nei giorni finali del torneo stesso in modo da concentrare tutte le finali in contemporanea.
Per quanto riguarda la durata del torneo ed il numero dei turni, credo che si tratti di un falso problema. Infatti il torneo può essere dimensionato sulla base delle esigenze del singolo circolo, prevedendo un numero limitato di partecipanti oppure limitando il torneo ad una determinata categoria di giocatori. I circoli dovrebebro ragionare sempre più su un impegno dei campi meno massiccio e più diluito nel tempo (15 gg.) come succede in Francia. Dove sta scritto che i tornei devono durare 7 gg. e non 3 o 15 ? E’ solo un’abitudine.
Tanto per fare un esempio, vorrei far notare come il torneo numericamente più grande che si organizza in Italia, ovvero il Lemon Bowl di Roma, è stato nello scorso dicembre-gennaio disputato nell’arco del medesimo tempo previsto anche negli anni precedenti, nonostante il numero degli iscritti sfosse ancora maggiore (oltre 1700). Anche all’ASD Remador di Torino è stato organizzato un torneo open indoor maschile e femminile in soli otto giorni. Entrambi i tornei sono stati organizzati tenendo conto delle nuove normative e hanno riscusso l’unanime gradimento degli atleti partecipanti.
Esistono delle grandissime potenzialità nascoste dietro a questi nuovi tornei, ed il tempo aiuterà a scoprirle tutte, ma di sicuro il Giudice Arbitro impegnato a dirigere queste manifestazioni sarà in grado di proporre incontri interessanti ed equilibrati sin dal primo turno evitando il noioso incontro che finisce 60 60 senza il divertimento di nessuno dei contendenti…
Un ulteriore vantaggio è la possibilità di cadenzare le iscrizioni e quindi consentire una maggiore partecipazione dei giocatori ai tornei. Basti pensare che prima un giocatore impegnato in un torneo open che veniva sconfitto al primo turno doveva aspettare almeno sette giorni per poter disputare un nuovo incontro. Ora invece potrà iscriversi subito in un torneo in corso di svolgimento.
Una considerazione circa i “doppi turni” E’ assolutamente vero che saremo spesso di fronte a tornei che prevederanno la disputa di doppi turni, ma è anche vero che gli stessi verranno programmati dai Giudici Arbitri prevalentemente nei giorni festivi sopratutto per quanto riguarda i giocatori di classifica elevata, gia abituati ad impegni del genere. E poi, bisogna incentivare a tutti i livelli la disputa del doppio turno giornaliero (anche pomeridiano), primo perchè è formativo (anche per i più giovani), secondo perchè è la cosa che veramente consente a tutti i giocatori di fare 3 tornei alla settimana e quindi va incontro a chi lavora e studia e vuole fare in un tempo breve molti incontri e/o molti tornei.
Infine, a proposito del numero dei giocatori qualificati, è sbagliato pensare che saranno 3 o 4. Il loro numero è assolutamente proporzionale a quello dei partecipanti, perchè queste nuove regole sono molto più elestiche di quelle del passato e la loro elasticità consente di confezionare un “tabellone su misura” in base alla quantità degli iscritti, evitando il casuale ed approssimativo incasellamento dei giocatori in moduli prestabiliti”.