La crisi cinese
– di Paolo Balmas –
Lo Shanghai Composite Index, che registra la performance del mercato azionario cinese, è cominciato a scendere a partire dal 12 giugno scorso. Il 29 giugno ha subito un calo pari al 3,3%; il 26 giugno, al 7,4%. Dopo quasi tre settimane di caduta il mercato ha perso quasi il 20%. Nonsi assisteva a perdite così importanti da molto tempo.
Nell’ultimo anno invece, da giugno 2014 a giugno 2015, la Borsa cinese aveva registrato un incremento del proprio valore complessivo del 140%. Lo scorso novembre 2014 ha conquistato la seconda posizione nella classifica mondiale, facendo retrocedere al terzo posto la Borsa giapponese. Infatti, aveva raggiunto un equivalente di 4,5 trilioni di dollari. Oggi, dopo sette mesi, ha raddoppiato tale valore ed è arrivata a circa 9 trilioni di dollari, quantità che corrisponde più o meno al Pil nazionale.
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