UE, novità in tema di commissioni bancarie

A partire dal 9 Dicembre 2015, le commissioni interbancarie non dovranno superare una percentuale massima compresa tra lo 0,2 e lo 0,3% del valore della transazione. La regola si applicherà su operazioni di pagamento basate su carta, eseguite nel mercato interno dell’Unione Europea. I nuovi massimali non hanno nessun impatto sul prelievo di contanti.

Lo ha stabilito l’UE, con l’adozione del regolamento 2015/751 su una proposta della Commissione Europea del luglio 2013, ora avente efficacia diretta sugli stati membri. Le sue disposizioni entreranno in vigore in date successive, fino al 9 giugno 2016.

Gli obiettivi dell’atto legislativo europeo sono molteplici. In particolar modo:

  • uniformare i requisiti tecnici e commerciali per i pagamenti effettuati con carta di credito o debito, affinché siano più sicuri, efficienti e competitivi;
  • rimuovere gli ostacoli al funzionamento efficiente del mercato delle carte di pagamento, compresi i pagamenti mediante Internet e dispositivi mobili;
  • infine, risolvere il problema dovuto a commissioni interbancarie elevate e divergenti, per consentire la diffusione e l’utilizzo di servizi transfrontalieri da parte di esercenti e consumatori.

In un momento in cui il commercio elettronico si sta diffondendo sempre di più, Bruxelles spera, in ultima istanza, di abbassare il prezzo dei beni e dei servizi acquistati dai consumatori europei, influenzato anche dal costo delle transazioni. Il risparmio stimato per i clienti delle carte è di circa 6 miliardi di euro in commissioni nascoste.