Immigrazione, Gentiloni: “Risoluzione Onu essenziale per confisca barconi”

Il ministro degli Affari Esteri parla della questione degli sbarchi e delle quote di migranti dei Paesi Ue “da redistribuire fra i partner”. Inoltre, c’è soddisfazione perchè “è la prima volta che si afferma il principio di condividere l’accoglienza dei migranti.
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“Il comunicato finale del Consiglio europeo indica chiaramente l’obiettivo: ‘Prendere misure sistematiche per individuare, fermare e distruggere le imbarcazioni prima che siano usate dai trafficanti’. Le modalità non le definisce il ministero degli Esteri. Non saranno operazioni di bombardamento da aerei o da navi in mare dei barconi e non sarà un intervento di occupazione con boots on the ground, forze militari sul terreno”. Paolo Gentiloni, Ministro degli Affari Esteri, in un’intervista a Il Corriere della Sera, ribadisce, come fatto venerdì 15 maggio, la volontà, a livello europeo, di non volere agire per via militare in Libia, ma che “è essenziale avere una risoluzione Onu: lo richiedono anche solo il sequestro e la confisca al largo o l’eliminazione a riva dei mezzi”.

La questione migratoria richiede soluzioni strutturali: “Il naufragio di un mese – afferma – fa avrebbe potuto essere un naufragio dell’Europa. Invece ha provocato un suo risveglio politico e il ruolo dell’Italia è stato decisivo. Nessuna singola misura può risolvere una volta per tutte il problema del migranti. Sarà permanente nei prossimi decenni, basta guardare i divari di reddito e demografici tra Europa e Africa, le crisi e le guerre. Non illudiamoci di poterlo cancellare, possiamo solo lavorare per regolarlo”, incalza il titolare della Farnesina.

E ancora: “Sono state fissate quote per Paese, quanto ai migranti in arrivo da Paesi terzi. C’è ancora da quantificare la quota di rifugiati che sono già in Europa, cioè in Italia e in Grecia, da redistribuire fra i partner. Comunque è la prima volta che si afferma il principio di condividere l’accoglienza dei migranti. Certo è ancora una proposta, ma nasce dalla decisione del Consiglio europeo straordinario chiesto da Renzi il 23 aprile”, prosegue il Ministro.

Oltre all’Europa, Stati Uniti e Russia possono svolgere un ruolo decisivo nella risoluzione delle crisi mediterranee e in altri scenari geopolitici: “Ho detto a Kerry al vertice Nato in Turchia, dov’è arrivato subito dopo Sochi, che l’Italia ha molto apprezzato la sua iniziativa. Come il Segretario di Stato mi aveva spiegato, anticipandomi alcune settimane fa l’intenzione di incontrare Putin, non si tratta di un ritorno al “business as usual” pre Ucraina, ma del tentativo di riaprire un canale di comunicazione. II suo messaggio è che la discussione sull’Ucraina è stata “costruttiva” anche se attesa alla prova dei fatti sul pieno rispetto degli accordi di Minsk da parte di Mosca. Oltre a questo, era fondamentale per gli Usa consolidare la disponibilità russa a collaborare sulla trattativa nucleare con l’Iran, dove Mosca svolge da mesi un ruolo rilevante e positivo, sulla Siria e sulla Libia”, conclude Gentiloni.

Redazione

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