SLALOMISTI AZZURRI IN BRASILE, NUOVAMENTE A TU PER TU CON IL CANALE OLIMPICO DI RIO 2016

claragiaipronokGli azzurri della canoa slalom sono tornati in Brasile dove, fino al 20 marzo, proveranno a migliorare sempre di più l’intesa con il canale sul quale si disputeranno i giochi olimpici di Rio de Janeiro. Daniele Molmenti, Giovanni de Gennaro, Zeno Ivaldi, Stefanie Horn e Clara Giai Pron pagaieranno nelle acque sudamericane con l’obiettivo di prendere ulteriore confidenza con la realtà brasiliana. 
Kayak azzurri già qualificati a Rio, sia nel K1 maschile che nel K1 femminile. Situazione diversa invece per il settore canadese che si ritroverà invece a Ivrea, sul canale che ospiterà la prima prova di coppa del mondo 2016, per il raduno in programma dal 13 al 22 marzo. Raffaello Ivaldi, Paolo Ceccon, Stefano Cipressi, Roberto Colazingari, Pietro Camporesi e Niccolò Ferrari proseguiranno il percorso di avvicinamento alle importanti prove di qualifica in programma a Liptovsky Mikulas, in Slovacchia. Assieme a loro, a Ivrea, saranno impegnati anche i K1 azzurri di Chiara Sabattini, Andrea Romeo, Omar Raiba, Marcello Beda, Christian de Dionigi, Jakob Weger e Marco Vianello. 

In merito alle aspettative per il prossimo futuro, ha parlato nei giorni scorsi il campione olimpico Daniele Molmenti:

 Cosa ti aspetti da questo raduno?

“Risposte positive. Sono calato 5 kg dal raduno di dicembre e con la barca ho capito alcune accortezze che mi erano sfuggite. Voglio andare a Rio per avere belle sensazioni e caricarmi come una molla pronta a saltare verso nuove vittorie”.

A metà marzo il rientro in Italia in vista delle selezioni primaverili verso Rio: come precede la preparazione?

 
“E’ da Natale che sono fuori Italia, un impegno non da poco. Però è l’anno dove i sacrifici vengono sommersi dalla voglia di un bis storico, dove l’impegno non deve cedere e anzi, bisogna dare qualcosa in più per mettere ancora la canoa prima degli altri. Al momento sono in forma, stanco per il lungo periodo di carico ma dopo il raduno di Rio mi aspetto una super compensazione che mi porterà a livelli di forma del 2012. Lo spero tanto perché sto lavorando davvero sodo”.
 
 
Rio, virus Zika e cibo esotico: quanta paura c’è nell’ambiente degli atleti?
 
“Un tecnico brasiliano è stato una settimana a letto senza poter far altro, ma poi passa. Ci sono febbri più pericolose e penso che se ci fosse davvero un rischio importante, la federazione e il CONI sicuramente non esporrebbero gli atleti in un periodo così vicino alla stagione agonistica”.