Lunedì nero per gli azzurri a Parigi-Bercy: subito fuori Caruso, Travaglia e Cecchinato

Non inizia sotto la luce azzurra il main draw di Bercy, con i tre nostri rappresentanti usciti dal tabellone cadetto che si spengono nel lunedì parigino di fronte ai rispettivi avversari. Da punto di vista del ranking, tre incontri differenti per difficoltà ma dallo stesso risultato che rimandano alle prove di Berrettini e Sonego l’attesa di nuove vittorie a cui cominciamo ad assuefarci. Vediamo nel dettaglio cosa è andato storto partendo dall’unico set vinto.

SABBO – Vittoria in rimonta di Corentin Moutet, n. 75 ATP, sul lucky loser Salvatore Caruso, che nel corso del match ha perso fiducia nel suo colpo a rimbalzo meno naturale, il dritto. Il fondamentale – quasi perfetto in una prima partita nella quale Caruso è stato superiore sul terreno preferito da Moutet, quello del tocco – è diventato una miniera di errori che hanno consentito a un inizialmente nervosissimo parigino di prendere le redini dell’incontro e guadagnarsi il secondo turno contro il vincente fra Auger-Aliassime e Cilic.

Sotto già al terzo gioco, Caruso ribalta immediatamente la situazione con un parziale di 15 punti a 2, mentre Corentin, al solito, si lamenta un po’ di tutto. Pessimo quando non arriva su un morbido tocco a rete strettissimo dell’azzurro e colpisce la palla ben dopo il secondo rimbalzo rischiando l’incolumità del raccattapalle; non contento, prende a calci lo scatolone pubblicitario di fianco al paletto, ma l’arbitro, il tedesco Nico Helwerth, non ritiene di dover intervenire. Sabbo non si distrae e chiude il set con due soli errori non forzati di dritto a fronte di otto vincenti – praticamente tutti al volo o comunque nei pressi della rete, non è che si sia improvvisamente trasformato in un Sonego formato Vienna.

Moutet salva le cinque palle break ottenute da Caruso nei venti punti che gli sono necessari per tenere il servizio in apertura del secondo set; la wild card sfodera dei bei drittoni lungolinea, mentre lo stesso colpo del nostro inizia a traballare. Un altro paio di opportunità sfumano nel quinto game per il ventisettenne di Avola che non prende la rete nonostante l’avversario si ritrovi in contropiede a salvarsi con il rovescio slice. Il tie-break è a senso unico – nel senso sbagliato – con un errore di dritto e una mancata chiusura al volo che spianano la strada a Corentin. La partita finale è caratterizzata da un’evidente perdita di fiducia da parte di Salvatore, la cui frustrazione si materializza scaraventando quasi sui teloni una palla comoda sopra la rete per un punto che gli costa un secondo break. Sotto 1-4, Caruso tenta una disperata reazione, ma gli errori di dritto (alla fine diventeranno 36 fra secondo e terzo set) hanno irrimediabilmente spostato l’equilibrio; Moutet è ormai in controllo e non ha bisogno di ricorrere al servizio perché chiude 6-3 con la risposta vincente dopo due ore e mezza.

CECK – Nello scontro fra qualificati, Marco Cecchinato perde in due set con Norbert Gombos. L’azzurro sembrava aver preso confidenza con il veloce indoor nel tabellone cadetto, ma non ha saputo approfittare di un sorteggio piuttosto favorevole contro un avversario che comunque non si batte da solo e che, grazie a questo risultato, tornerà in top 100 dopo più di tre anni.

Gombos sceglie di rispondere come insegna Brad Gilbert e brekka, cancellando anche la palla dell’immediato rientro di Ceck. Giustamente incurante della bruttezza dei suoi colpi, il trentenne slovacco sale con il rendimento del servizio e risponde bene, lasciando ben poco spazio a un avversario che sbaglia troppo e cede un altro turno di battuta subendo un paio di catenate di dritto. Il secondo set promette un identico esito quando Marco va sotto al terzo gioco e scaglia a terra la racchetta, ma un paio di regali gli consentono di rimanere in partita. Un undicesimo gioco complicato con tanto di risalita azzurra dallo 0-40 e un’altra palla break cancellata promettono un turno di battuta difficile per Norbert sul 5-6. Per nulla impressionato, Gombos smentisce la previsione tenendo a zero e mantiene l’inerzia nel tie-break che fa suo lasciando appena due punti a Cecchinato. Secondo turno abbordabile se David Goffin sarà lo stesso delle ultime quattro sconfitte consecutive.

STETONE – L’incontro più difficile per i nostri è toccato a Stefano Travaglia, che si è arreso con un doppio 6-4 al n. 25 del ranking Alex de Minaur, finalista ad Anversa otto giorni fa. In un primo parziale in cui entrambi hanno concesso una sola palla break, a cogliere l’occasione è solo de Minaur. L’australiano, sempre attento a mirare verso il rovescio del ventottenne ascolano, la affronta al terzo gioco e la cancella con una prima di servizio sulla quale Stetone non riesce a contenere la risposta; il nostro, invece, sbaglia il rovescio in uscita dal secondo servizio proprio sul set point. Bravissimo Alex nel punto precedente in cui sfoggia la sua velocità per raccogliere quella che sembrava una volée vincente di Travaglia, colpevole di averlo creduto lui stesso per un secondo di troppo.

Il secondo set, ugualmente equilibrato, vede Demon risalire dal 15-40 nel quinto gioco, mentre sarà ancora il decimo a rivelarsi fatale: dopo un errore di dritto di Travaglia, de Minaur si difende e gira l’inerzia dei due punti successivi, per poi incassare un rovescio slice che fluttua oltre la linea di fondo. Svanisce così la possibilità di un derby al secondo turno con Lorenzo Sonego, nella speranza che il torinese abbia smaltito le fatiche di Vienna e si ripeta con Bublik, battuto un mese fa al Roland Garros.

FELI A MILLE – Sarà Feliciano Lopez l’avversario contro cui Rafa Nadal cercherà la vittoria n. 1.000. “L’altro” classe 1981 ha salvato sette palle del primo set contro Filip Krajinovic per poi aggiudicarsi il match per 7-6(11) 6-1. Lopez ha fatto segnare un incredibile 100% di punti vinti con la prima battuta, 34 su 34 con ventuno ace. “Sono pronto a giocare una stagione completa” ha dichiarato. “Mi sento alla grande in campo. Finché sono pronto atleticamente, penso di poter competere ancora con i migliori”.

MARTEDÌ IN CAMPO – Il programma di domani offre quindici incontri di singolare, ma i nostri riflettori sono principalmente puntati su Lorenzo Sonego opposto ad Alexander Bublik (Campo 2, non prima delle 14) e su Matteo Berrettini che trova il qualificato Marcos Giron (Centrale, ultimo incontro). Promesse di bel tennis arrivano dall’incontro delle 11 fra Stan Wawrinka e Daniel Evans, come pure dalla sfida, non prima delle 18.30, fra Stefanos Tsitsipas e Ugo Humbert.

Risultati italiani
[WC] C. Moutet b. [LL] S. Caruso 3-6 7-6(2) 6-3
[Q] N. Gombos b. [Q] M. Cecchinato 6-2 7-6(2)
[16] A. de Minaur b. [Q] S. Travaglia 6-4 6-4

Il tabellone completo con tutti i risultati