TIU: partite truccate anche tra le esibizioni

Lo stop del tennis agonistico ha precluso ai giocatori le entrate economiche provenienti dai tornei e se a inizio pandemia alcuni, più o meno scherzosamente, avevano iniziato a offrire le loro competenze come allenatori, altri invece hanno trovato modi alternativi per battere cassa. Ma, a quanto pare, tutt’altro che legali. Da diverse settimane ormai in giro per il mondo si stanno svolgendo svariate esibizioni e se alcune di esse ricevono grande attenzione mediatica (come l’Adria Tour e l’Ultimate Tennis Showdown), altre si svolgono lontano dalle telecamere e a prendervi parte sono tennisti sconosciuti ai più. Questi eventi purtroppo non sono esenti da fenomeni di corruzione ed è ancora una volta la Tennis Integrity Unit a dare l’allarme.

L’organizzazione che si occupa delle indagini sulle partite truccate ha infatti annunciato di aver ricevuto 24 segnalazioni di scommesse sospette tra aprile e giugno 2020; le scommesse sospette di solito richiedono ulteriori indagini e possono indicare partite truccate o scommesse interne tra giocatori. “Le scommesse sospette sul tennis durante la pausa sono un chiaro indicatore del fatto che le persone corrotte sono rimaste attive e questo rischia di aumentare la loro attività quando il tennis professionistico riprenderà” si legge su un comunicato della TIU, la quale ha ricevuto queste informazioni dalle agenzie di betting che offrivano la possibilità di scommettere sulle partite.