Riparte il tennis nazionale a squadre: serie A1 e A2 dal 5 luglio (se il governo dà l’ok)
Il benestare definitivo dovrà arrivare dal governo, e sarà dunque subordinato all’evoluzione dell’epidemia italiana di COVID-19, ma intanto anche i campionati nazionali italiani sono pronti a ripartire. Con format e regolamenti modificati, che potete leggere integralmente qui (per la A1) e qui (per la A2), Serie A1 e A2 – sia maschile che femminile – dovrebbero ricominciare il 5 luglio.
Al massimo campionato maschile parteciperanno 16 squadre divise in quattro gironi da quattro; le prime di ogni girone si qualificheranno per la fase finale, le seconde manterranno il diritto a partecipare alla Serie A1 2021 mentre terze e quarto si giocheranno la permanenza tramite play-out – che seguiranno il meccanismo di andata e ritorno come i play-off scudetto. I campioni in carica sono i veneti del Selva Alta di Vigevano.
La Serie A1 femminile vedrà invece otto squadre a contendersi lo scudetto vinto lo scorso anno dal TC Prato. Due gironi da quattro, le prime due vanno ai play-off mentre le ultime due ai play-out.
Il 5 luglio dovrebbero ripartire anche i campionati di Serie B maschile e femminile, rispettivamente a 56 e 28 squadre.
MISURE SPECIALI DI SICUREZZA – Nel comunicato rilasciato dalla FIT, un intero paragrafo è dedicato alle misure che i circoli ospitanti dovranno adottare per lo svolgimento delle sfide. L’accesso agli ambienti di gioco dovrà essere contingentato, sempre avendo cura di rispettare la distanza interpersonale di un metro. In A1 sarà consentito l’accesso a un massimo di due dirigenti per la squadra ospitante e uno per la squadra ospite, e le squadre non potranno raggiungere il circolo con un anticipo superiore ai 30 minuti sull’orario di gioco e dovranno abbandonarlo al termine dei match. Gli spogliatoi dovranno avere una grandezza pari o superiore ai 40 metri quadrati, e i giocatori dovranno seguire delle rigide regole durante le partite: guanto sulla mano non dominante (o disinfettarsi le mani a ogni cambio campo), non arrivare mai a meno di due metri da avversario, compagno, arbitro o Giudice Arbitro, salutare e passare la palla usando solo la racchetta.