Perde con un doppio 6-0 senza fare nemmeno un punto

Lasciamo a ciascun lettore la scelta dell’aggettivo per definire quello che è andato in scena al primo turno delle qualificazioni all’ITF M15 di Doha in corso questa settimana: “divertente, incredibile, vergognoso”, praticamente vale tutto. Perché capita di perdere 6-0 6-0 giocando a tennis, ma qui sembra proprio il gioco del tennis a risultare mancante: senza scomodare il livello professionistico (che in effetti è quello che ci si aspetta da un evento del circuito “pro” pur di livello inferiore), difficilmente si vede qualcosa del genere anche nei primi giorni del torneo di quarta categoria di un circolo semisconosciuto.

Il protagonista (l’eroe, se volete) è l’ucraino Artem Bahmet che ha messo a segno zero punti (sì, proprio punti!) nel suo incontro d’esordio contro il thailandese Krittin Koaykul, questa settimana al suo best ranking di numero 1.367 ATP. Nel video del tweet che assicura ai posteri l’ultimo game, vediamo che il nostro avrebbe anche potuto mettere a segno l’insperato “15” con un passante di dritto se avesse colpito la palla con le corde – o colpito tout court. “C’era un’autostrada” si sarà detto, ma comprendiamo la tensione del momento.

Insomma, quarantotto punti a zero per Krittin Koaykul, che ha però “sporcato” le sue statistiche fallendo un servizio e accontentandosi così di un 96% di prime in campo. Immaginiamo che, dopo la stretta di mano, sia subito andato alla ricerca di qualcuno con cui allenarsi dopo tutti quei dritti tirati (si fa per dire) con l’impugnatura continental. Ma torniamo a Bahmet che, da quello scorcio di match a disposizione dei nostri sguardi increduli, si è dimostrato giocatore corretto e preciso: basti vedere come, prima di andare a togliere una pallina rimasta sul campo, chieda il permesso all’arbitro per poi tornare rapidamente in posizione per eseguire il secondo servizio senza approfittarne per rifiatare, proprio sul match point.

Se non è la prima volta che il circuito ITF ci regala delle perle (come i 42 doppi falli registrati a Le Havre), viene naturale domandarsi come sia entrato in tabellone (seppur di qualificazioni) Artem. Sarà che per la maggior parte dei tennisti è periodo di vacanze o di preparazione off season, sarà che in questa settimana si giocano altri sei tornei, ma l’ucraino si era ritrovato con un buon numero 44 davanti al proprio nome nella lista degli alternates; quindi, è ‘bastato’ aspettare altrettante rinunce e le porte del torneo gli si sono spalancate.

Non si può non rilevare come si sia anche trattato della più grande occasione persa per un normale giocatore di club di vincere un incontro a livello ITF. Sarebbe bastato farsi trovare al famoso posto giusto nell’altrettanto momento giusto, vale a dire sorteggiato contro il non molto talentuoso ucraino. Imprese che ti fanno tornare al circolo da eroe, anche se l’anziano custode, per nulla impressionato, continua a batterti senza pietà.

Per finire, non resta che fare i nostri complimenti a Bahmet per il coraggio dimostrato in questa sua avventura e aspettare di rivederlo calcare i campi del circuito professionistico, nella speranza che magari un nastro fortunato possa regalargli quello che il destino (insieme ad altre circostanze) gli ha negato in questo tiepido dicembre di Doha.