Fognini porta avanti l’Italia, supera Opelka in tre set
da Madrid, il nostro inviato
Italia – USA 1-0
F. Fognini [ITA] b. R. Opelka [USA] 6-4 6-7(4) 6-3
Finalmente si parte, con quasi due ore di ritardo rispetto all’orario previsto (sono le 20, si doveva iniziare alle 18), la notte si prevede lunga e sofferta, speriamo bene. Tanti tifosi italiani alle nostre spalle, carichi come noi e che sperano nella vittoria che ci darebbe un minimo di speranza per il passaggio ai quarti della competizione. Si parte con Fognini-Opelka, proprio l’avversario che il nostro nr. 2 non voleva affrontare, ma tant’è. Un solo precedente, vinto dall’americano in 4 set all’ultimo US Open. I cori per Fabio iniziano già prima degli inni. Fognini sembra ben concentrato negli scambi di riscaldamento, il suo compito contro un giocatore come il bombardiere Opelka non sarà dei più facili.
Fognini ha vinto il sorteggio e ha scelto di ricevere. Opelka parte con due ace e non ci meraviglia, Fabio risponde tenendo la battuta a zero. Terzo game, Opelka sbaglia qualche prima, Fabio gli risponde due volte nei piedi, 30-40, subito una palla break. Gratuito di rovescio dell’americano, 2-1 Italia e servizio. Inutile spiegare il tema tattico del match, provare a rispondere, possibilmente lungo e far palleggiare l’americano. Il break conquistato va difeso con i denti, lo sa Fabio ma lo sanno anche i tifosi italiani che incitano continuamente il nostro numero 2. Pochini invece i tifosi americani in uno stadio 2 leggermente meno pieno della sfida con i canadesi. Fognini continua spedito al servizio, Barazzutti gli consiglia di tanto in tanto di lanciarsi la palla più in alto per una migliore resa della prima palla. Opelka sbaglia molto in risposta, dopo 33 minuti il tennista italiano chiude 6-4 il primo set. Bravissimo Fabio a trovare subito il break e a non distrarsi mai. Opelka pare abbastanza teso, la Davis è una competizione difficile da gestire e del resto anche per gli americani una piccola speranza di passare come migliore seconda ai quarti comporta il tentativo di vincere e anche in maniera netta la sfida con la nostra squadra.
Si riparte con Opelka al servizio, l’americano sembra avere il braccio più sciolto ma anche Fabio sale al servizio. Si prosegue abbastanza spediti, i turni di servizio filano via abbastanza regolari. Paradossalmente concede di meno alla risposta il tennista italiano che perde in tutto il secondo set solo cinque punti sulla sua battuta, mentre Opelka una volta si trova 30 pari ed un’altra 15-30 (sul 5-5) ma poi rimedia con il servizio. Si arriva così al tie break. Con un brutto gratuito di diritto Fabio manda avanti di un minibreak Opelka, l’americano allunga sino al 4-1 e poi sale 5-2 e servizio. Il set sembra perso ma Fabio centra una gran risposta di rovescio incrociato, 5-3 ma ancora servizio Opelka. Gran scambio, Fabio prende la rete ma mette incredibilmente in corridoio una comoda volée e perde la pazienza spaccando in due la racchetta. Sul 6-3 Fognini salva un set point con un servizio vincente ma poi con un gratuito di diritto consegna il set al tennista americano. Peccato per quella volée, questo set ci potrebbe costare caro ai fini della eventuale classifica avulsa tra le migliori seconde. Ma ora l’obiettivo è un altro, portare assolutamente a casa il match.
Inizia Fabio al servizio, subito doppio fallo, la paura è che stia ancora pensando alla volée del tie break ma il tennista italiano ci smentisce alla grande, mette 4 punti di fila e sul seguente servizio gioca un game alla risposta quasi perfetto. Costringe Opelka a due gratuiti di rovescio e si procura una prima palla break che l’americano annulla con l’ennesimo sassata (21esimo ace del match). Ma Fabio indovina una risposta al fulmicotone di diritto, seconda palla break. Opelka serve e viene a rete, Fognini indovina un passante di diritto lungolinea fantastico e fa esultare il pubblico italiano che esplode dalla gioia. Il grosso è fatto, ora basta (facile a dirsi) tenere il servizio fino alla fine. Il numero 12 del mondo esegue alla grande, concede solo due punti alla risposta fino alla fine del match, serve alla grande (16 ace, tutti tra secondo e terzo set) e porta il primo punto all’Italia.
Il primo passo è stato effettuato, ora tocca a Berrettini.