Rovesci sullo Chatrier: Osaka vince in rimonta, a due passi dal baratro
da Parigi, il nostro inviato
Tutte a caccia della prima posizione mondiale, in questo mondo instabile e precario che è il circuito WTA post Serena (o quantomeno post Serena-mamma). La difesa di Naomi Osaka comincia nella peggiore delle maniere. La Schimedlova, numero 90 del mondo, comanda e la Osaka fatica a tenere i colpi in campo. In venti minuti la slovacca rifila un 6 a 0 umiliante alla giapponese, mentrre lo Chatrier non sa se ammutolire o ridacchiare di una numero uno del mondo strapazzata come quella odierna. Ah! I bei tempi di Serenona…
Osaka interrompe l’emorragia iniziando il secondo set al servizio e decidendo di fare la numero uno mondiale: break e fuga sul 3 a 0. Il match è così altalenante che anche il tempo decide di imitare le tenniste in campo: giù l’acqua e spettatori, inviato e tenniste costretti alla fuga.
La sosta dura poco, giusto il tempo di starare nuovamente il rovescio della numero uno mondiale e consentire alla Schmiedlova il primo game del set. La slovacca riorganizza i suoi pensieri: quando supera indenne la prima di servizio della Osaka diventa immediatamente propositiva e con l’ennesimo errore di rovescio della giapponese arriva anche la palla per il contro break. Con un altro errore (ma guarda un po’!…) con il rovescio la Osaka restituisce il break all’avversaria. Quando poi la Schmiedlova inizia a servire bene come la sua avversaria, il 3 pari è cosa fatta.
Il volto di Naomi è quello di chi fatica a credere alla situazione in cui si trova. I suoi colpi continuano ad essere sparacchiati a destra, manca e rete. Di rabbia con il servizio e dritto cerca di mantenere il controllo del proprio gioco, non potendo fare affidamento su altro visto che di rovescio compie autentici sfracelli.
Schmiedlova continua con regolarità a raccogliere i regali della Osaka. La slovacca ne fa incetta e si solleva a palla break, annullata da un resuscitato rovescio in cross della numero uno mondiale. Infine la giapponese cede la battuta mandando l’avversaria a servire per l’incontro. Lo farà due volte la bionda di Kosice, arrivando al massimo a due punti dal match sul 6-5. Nulla da fare. La Osaka si aggrappa al tie break, si invola sul 5 a 2 e lì prevale di esperienza.
Quante ne abbiamo viste di partite che girano in questo modo? Lo sceneggiatore di questo primo turno del Roland Garros non è stato di certo originale. Vinto il tie break, il mondo di Naomi si capovolge. La Schmiedlova si trova davanti finalmente una che gioca a tennis ed esce persino il sole. Privata del discutibile completino a maniche lunghe della Nike, un po’ halloween, un po’ brutto e basta, Naomi completa la scalata del suo Mortirolo e in discesa si avventa con il 6 a 1 finale al secondo turno. Troverà Victoria Azarenka, non un’aspirante al titolo ma una che della prima posizione mondiale se ne intende.