Mondiali 2018> Prendere atto, a vincere sono solo i tifosi
Prendiamo atto, anzi Fipav prendi atto! La Nazionale maschile non è da podio; forse, se il cammino di qualificazione fosse stato meno “agevolato”, non saremmo arrivati nemmeno alla Final Six. E’ inconfutabile che le sfide con formazioni di alto livello hanno evidenziato i limiti di una formazione che non può ambire ad un podio iridato. Problemi enormi concentrati sulla diagonale di banda, con Lanza che evidenzia tutti i sui problemi in ricezione e con una efficienza dai nove metri che sfiora lo zero, con Juantorena che non assicura totale affidabilità quando il livello si alza, con le opzioni di rincalzo che non possono considerarsi tali. Sconfitta con una Russia non esaltante, figuraccia con la Serbia che ha portato ben quattro effettivi in doppia cifra in soli tre set: questi i dati essenziali di un sogno infranto. Non considerando poi la mancanza di coraggio (o di forza persuasiva) di chi aveva la possibilità di cambiare le carte in tavola e non lo ha fatto. Forse, con il senno di poi, l’utilizzo del miglior martello del campionato scorso (Zaytsev) sarebbe stato potenzialmente utile per tentare di cambiare le carte sul tavolo nella sfida con la Serbia, sempre che non ci siano state barriere ostative individuali. In ottica futuro è evidente la necessità di trovare elementi di livello in posto quattro, il reparto crollato miseramente e senza prospettive future, occorrono quattro nuovi innesti, di livello, ma dove trovarli? L’unico dato certo è la vittoria del pubblico; tra spalti e televisione evidente il gradimento degli appassionati e neofiti nei confronti del Volley, numeri esaltanti, da titolo mondiale. Ora ai vertici federali il compito di disperdere tanto entusiasmo.
Marco Benedetti