Wimbledon, Junior: Musetti non passa ma le qualità ci sono

da Londra, la nostra inviata

Lorenzo Musetti si ferma ai quarti ma le qualità ci sono. Lorenzo cede all’ostico Jack Draper – britannico, classe 2001- per 6-7(3) 6-3 6-1 dopo aver disputato un ottimo primo set. L’azzurro rivela una buonissima sensibilità e fa davvero male con lo splendido rovescio a una mano. Poi l’avversario sale in cattedra, acquisisce fiducia e approfitta del calo di tensione, precisione e incisività di Lorenzo.

Calmo e ordinato, il 16enne di Carrara gestisce molto bene il primo parziale. L’avversario è alquanto nervosetto, spazientito dal non riuscire a controllare il servizio di Lorenzo che, invece, è quasi sempre incisivo e vario. Musetti impone il break in apertura; si distacca sul 3-1 per salire poi 4-2 e 5-3. Incisivo con un impeccabile rovescio a una mano, incalza Draper, sfondando anche con il dritto. E, quando ne ha l’occasione, dimostra destrezza e una bella sensibilità anche per le smorzate e il gioco di volo. Insomma, un primo set gestito alla grande fino al 5-3. Poi, improvvisamente, Lorenzo si disunisce; il britannico prende fiducia, si avvicina sul 4-5 e, per la prima volta nel match, quando Musetti serve per il set, riesce a strappargli il servizio, raggiungendolo sul 5-5. Ora è Lorenzo a rischiare di cadere nella rete della tensione e, infatti, per la prima volta, si trova indietro nello score, con l’avversario che lo supera 6-5. Ma l’italiano è accorto nel rimettere velocemente ordine nei suoi colpi e rimanere calmo; fa giocare qualche palla in più ad un Draper con i nervi a fior di pelle e si assicura il tie-break. Se il britannico, a volte, prende di sorpresa Musetti con rapide discese a rete, in generale predilige fare a pallate da fondo.

Lorenzo, al contrario, varia spesso i colpi, propinando a Jack palle esplosive e in back, sia di dritto che di rovescio. Il tie-break alla fine è appannaggio dell’adolescente di Carrara. Prende il largo sul 4-0, Draper è sempre più rabbioso e Lorenzo chiude per 7-3. Ma nel secondo cambia qualcosa. Draper si dimostra tosto; i colpi entrano meglio, sono più precisi e continua a martellare da una parte all’altra del campo. Nonostante il set sia lottato, il risultato è inappellabile e, dopo essere salito 2-0, 3-1 e 4-3, il britannico pareggia con lo score di 6-3. Peccato davvero per Lorenzo perché perde via via in precisione, energia e incisività, sciogliendosi sempre più anche nel terzo parziale. Non c’è storia. Draper è padrone del campo e chiude 6-7(3) 6-3 6-1.