COMPORTAMENTO IN CAMPO

Torneo giovanile (U16), partita piuttosto “tirata” negli ottavi del tabellone finale.
Subito dopo la fine del 2° set, durante i 120 minuti di riposo, il giocatore che ha perso il set riceve una chiamata sul proprio cellulare, risponde e conversa al telefono per un paio di minuti. Dopo di che, inizia il 3° set.
Sul 5-4, nel corso del primo scambio del game, il battitore (lo stesso dell’episodio precedente) sente il proprio cellulare che squilla di nuovo, interrompe lo scambio, risponde, parla al telefono per circa un minuto e quindi pretende di rigiocare il punto, cosa che l’avversario – anche per quieto vivere – gli concede perdendo poi a zero il game nonché il terzo set e, quindi, l’incontro (4-6/6-2/4-6).
Ho assistito a tutto questo da lontano (come lontano era anche il GA); il giocatore che ha perso l’incontro (per proprio demerito e distrazione, resti inteso) è mio figlio.
Sia per curiosità, sia per (spero improbabili)eventualità future, gradirei il parere vostro, nonché possibilmente della Redazione, in merito alla possibilità di contestare all’avversario l’utilizzo del telefono nel corso dell’incontro, magari richiamandosi agli artt. 41 (Gioco continuo), 48 (Comportamento antisportivo) e 49.1 (Istruttore ed istruzioni ai giocatori) del Regolamento Tecnico Sportivo.
Ciao, grazie a tutti e Buon Tennis