Roland Garros: Halep terza finale, sarà quella buona?

[1] S. Halep b. [3] G. Muguruza 6-1 6-4 (da Parigi, la nostra inviata)

GRANITICA HALEP – Simona non ci sta a cedere la corona e, lunedì, comunque vada il Roland Garros per lei, sarà ancora la n. 1 del mondo. La rumena continua la sua corsa verso il suo primo trofeo slam sbaragliando Garbiñe Muguruza che, in pratica, subisce l’avanzata dell’avversaria proprio come era accaduto alla Sharapova ieri contro di lei. 6-1 6-4 lo score per Simona, in 1 ora e 32 minuti. Scatenata nel primo set, Halep ha fatto malissimo alla spagnola soprattutto con il dritto. Più solida nel momento topico del match – sotto 2-4 nel secondo set – la rumena dimostra ancora una volta la sua superiorità oggi sulla Muguruza, recupera lo svantaggio e centra la sua seconda finale di fila a Porte d’Auteuil, la terza in carriera a Parigi, la quarta major.

LA PARTITA

Una dirompente Simona Halep stordisce nel primo set Garbiñe Muguruza. La rumena parte col turbo; inattaccabile da fondocampo, Simona è estremamente centrata, solida, rapida e precisa. Micidiali i suoi dritti profondissimi e pesanti a cui la Murguruza ribatte come può. Sul 5-1 fallisce un setpoint ma il secondo viene ottimizzato con l’ennesimo dritto vincente e, dopo 37 minuti, agguanta il primo set per 6-1. Muguruza sta subendo esattamente quello che aveva inflitto il giorno prima a Maria Sharapova, bombardata da fondo da un’avversaria praticamente perfetta.

Scatenata la n. 1 del mondo che non ne vuole sapere di cedere lo scettro alla spagnola e continua a scaraventare i suoi dritti micidiali sulla linea di fondo, accompagnati dalle urla di gioia dei numerosi tifosi rumeni sugli spalti dello Chatrier, che non smettono di incitare la loro beniamina. Ma attenzione, perché la n. 3 del mondo tenta di rialzarsi e, approfittando di un attimo di défaillance di Simona, sale 4-2. Ma, ancora una volta, Simona Halep dimostra grande intraprendenza e tranquillità e, appena può, approfitta dell’imprecisione dell’avversaria. Il nono game è combattutissimo, in cui la Muguruza fallisce svariate opportunità per andare a servire per il set ma, ancora una volta, è Halep a rivelarsi più centrata nel momento chiave. E finisce qui. Simona chiude con autorità un match in cui ha quasi sempre dominato e tenterà per la terza volta in carriera di sollevare la Coupe Suzanne Lenglen, nella sua quarta finale slam (oltre alle tre finali parigine, Simona ha disputato il round finale anche quest’anno all’Australian Open, sconfitta da Caroline Wozniacki).

Sono davvero davvero felice! Garbiñe è un grande avversaria, una grande giocatrice. È un piacere giocare qui” dice Halep al microfono di Fabrice Santoro. La chiave del nono game? “Ho lottato su ogni palla, non ho mai mollato e ho sempre spinto. Ho un’altra chance di giocare un’altra finale qui, nel mio torneo slam preferito! È una grande gioia!“. In conferenza stampa la Halep è molto serena: “Ho perso tre finali qui ma, in fondo, non è morto nessuno (ride). Cercherò di essere più tranquilla ora. Lo so che ci sono tanti fans nel mondo che sperano che io vinca il mio primo slam”.

Nel 2014 la Halep era favorita contro Maria Sharapova ma, alla fine, fu la russa a dominarla al terzo set; l’anno scorso, pur trovandosi in vantaggio 6-4 3-0 e con la palla del 4-0, alla rumena trema il braccio e si fa rimontare da una imperturbabile  Ostapenko. A nulla serve il vantaggio del 3-1 anche nel terzo parziale, la lettone rimonta ancora è il trofeo è suo. Quest’anno sarà la volta buona? Ora Halep attende la vincente del derby yankee tra la Keys e la Stephens. Contro Madison, Simona è in vantaggio 5-1 nei precedenti (2-0 sulla terra) e l’unica vittoria dell’americana risale al 2014. La Halep è in testa anche negli scontri diretti con Sloane, 5-2 (2-0 sulla terra) con Simona vittoriosa negli ultimi quattro match.

 

Il tabellone femminile