Fed Cup: Mertens e Mladenovic ok, 1-1 tra Francia e Belgio
FED CUP, quarti di finale
FRANCIA-BELGIO 1-1 (Michele Blasina)
E. Mertens b. P. Parmentier 6-2 6-1
La Roche sur- Yon. E’ nei pressi di questa piccola cittadina della Loira fondata da Napoleone sulla sponda dell’ Atlantico che la Nazionale femminile belga prova a invadere la Francia, con le corazzate Elise Mertens e Kirsten Flipkens a guidare il raid. La linea Maginot è tenuta da Kiki Mladenovic, Pauline Parmentier Amandine Hesse, assenti Caroline Garcia accusata di diserzione e Alizè Cornet agli arresti nei suoi alloggi.
Si affrontano Parmentier e Mertens quest’ ultima favorita dopo lo sfavillante inizio di stagione con la seconda vittoria consecutiva del torneo di Hobart (record) e la semifinale degli Australian Open. Ed è un match senza storia.
A fare la differenza tra le due sono i punti vinti con la seconda della Mertens, un colpo sulla quale la belga costruisce le sue fortune quasi più della prima, e le palle break convertite. Mertens è in un momento davvero ascendente della sua carriera, Pauline viceversa proviene da plurime sconfitte. Il match sembra essere combattuto solo fino al secondo game del primo set, dopo è una strada in discesa fino alla fine; plauso va alla Parmentier che sembra crederci comunque. La alfiera della Francia, sostenuta da coach Yannick Noah non è capace di tenere testa al gioco di nervi che è il tennis della Mertens, un tennis decisamente regolare e fatto da pochi colpi di testa ma da idee molto chiare e soprattutto decisione al momento di chiusura dei punti. Il match si conclude quindi 6-2 6-1, in attesa di scoprire se la Francia è condannata alla ghigliottina con il match Mladenovic-Flipkens.
K. Mladenovic b. K. Flipkens 6-2 6-4
Secondo singolare del pomeriggio francese, si affrontano la nota Kiki Mladenovic, WTA 13 e Kirsten Flipkens,WTA 70, in uno stadio che sa di dover sostenere al meglio la propria squadra, sotto 1 a 0 dopo la non partita tra Mertens- Parmentier. Kiki è in evidente stato di forma, reduce dalla finale di San Pietroburgo e il primo set vola 6-2; Flipkens si fa ingannare dai dritti anomali di Mladenovic e sbaglia lo “sbagliabile” nei pressi della rete e nei recuperi, questo a fronte di una marea di doppi falli della francese, 5 per l’esattezza, e anche di una velocità di gambe maggiore. Yannick Noah stringe il pugno (e gonfia il bicipite tatuato) verso la sua giocatrice, insieme a uno stadio che addirittura riesce a fermare il gioco e a stizzire la sua giocatrice per quanto fa il tifo; presente sugli spalti anche l’ex supercoach Amélie Mauresmo.
Il secondo set è più combattuto del primo, con Flipkens che con una buona resa di servizio e con le rasoiate del suo famoso back evita la capitolazione avvenuta nel primo set. Ma sul 3-3, un lungo game si conclude col break di Kiki; altro game, tenuto al servizio splendidamente e si arriva al 5-3; reazione di orgoglio del Belgio che con una voleè profonda che Maldenovic non riesce a passare efficacemente regala ancora una boccata d’ossigeno al match. Poco più di un’ora basta a Kiki Mladenovic per pareggiare il sanguinoso 6-2 6-1 di poco prima, la quale indica più volte per terra come a dire “Non è finita, questa non sarà la nostra Waterloo”. Si sfideranno quindi domani le due numero 1 di oggi, cariche entrambe di quella freddezza che serve, soprattutto quando è in gioco la “Patrie”.