B1F> Giovolley, soffre ma batte Isernia al quinto
Al PalaGiovolley atmosfera pre-natalizia ma gara combattuta fino all’ultimo tra Giovolley Aprilia ed Europea 92 Isernia. Finisce 3-2 per le pontine con i seguenti parziali: 17-25, 25-17, 24-26, 25-17 e 15-8 al tie-break. Più sofferta del previsto dunque per le apriliane la partita contro le molisane, in una sorta di testacoda della Serie B1 di pallavolo femminile. Squadra difficile da affrontare quella di coach Montemurro: una squadra brava nella difesa e nel palleggio. Non a caso, al termine della sfida, lo sponsor del match ha deciso di premiare proprio la palleggiatrice Giulia Ceresi come miglior giocatrice di Isernia. In casa Giovolley il riconoscimento è andato a Lucrezia Licata. Quasi tutti simili i primi 4 set: punto a punto all’inizio, con strappo decisivo da una parte e dall’altra, a corrente alternata. Più o meno, stesso copione nel tie-break che però non è mai sembrato in discussione: sempre saldamente nelle mani delle ragazze di mister Federici. Alla fine, un punticino per le molisane e due punti preziosi per la Giovolley Aprilia che resta nei piani alti della classifica come ha sottolineato al termine del match il coach delle pontine Tonino Federici: “Non mi è piaciuto come abbiamo giocato ma sono due punti preziosi non solo per la classifica ma anche per il morale prima della sosta alla quale arriviamo forse con un po’ di stanchezza visto il grande campionato che abbiamo fatto finora. Un campionato al di sopra di ogni più rosea aspettativa. Intanto, salutiamo anche l’arrivo nel roster di Elisa Peluso che sicuramente amplia e arricchisce il nostro organico portando esperienza e personalità. E comunque avrei messo una firma con il sangue per arrivare con questa classifica al termine del 2017. Merito di tutto lo staff e delle ragazze che si sono veramente sacrificate tutti i giorni e anche nella vittoria contro Isernia hanno dimostrato di saper lottare e soffrire”. Poi il tecnico della Giovolley svela il suo piano per l’immediato futuro: “Lavorerò per far capire a tutta la squadra quanto è importante condividere tutti insieme lo stesso obiettivo. Però, per obiettivo non intendo quello di vincere le prossime partite, quello è scontato, o di vincere il campionato. L’obiettivo deve essere la prestazione individuale, cioè ognuno di noi deve pensare alla propria prestazione eliminando tutte quelle che possono essere le interferenze esterne o interne per avere di conseguenza una performance di gruppo eccezionale”. E ora testa al 2018.
Ufficio Stampa