Laver Cup: Isner è gigantesco, battuto Nadal. Ora Federer-Kyrgios
da Praga, il nostro inviato
J. Isner (Mondo) b. R. Nadal (Europa) 7-5 7-6(1)
All’Europa basta un punto per mettere le mani sulla prima Laver Cup della storia e in palio tra Nadal e Isner, nell’undicesimo incontro di questa intensa tre giorni tennistica alla O2 Arena di Praga, ce ne sono addirittura tre, fin troppi per il team capitanato da Bjorn Borg ma assolutamente indispensabili a quello di McEnroe per tenere viva la fiammella di rinviare all’ultimo singolare (quello eventuale tra Federer e Kyrgios, che non si farà qualora il trofeo dovesse essere assegnato prima) ogni decisione.
I precedenti non incoraggiano l’americano, sempre sconfitto nelle sei partite in cui ha dovuto vedersela con l’attuale n° 1 del mondo, ma la velocità del terreno di gioco e l’iniezione di fiducia ottenuta dal vittorioso doppio di mezzogiorno (in coppia con Sock, sconfitti Berdych e Cilic) danno una minima chance all’americano.
Il gioco che potrebbe incidere sul set iniziale è il primo in cui Nadal balbetta, concede due palle-break e la seconda se la gioca davvero male commettendo doppio fallo. Da quel momento, nei turni di battuta del gigante americano non c’è spazio per il recupero dell’europeo che però ha il merito enorme di rimanere incollato a Isner fino al decimo gioco (5-4), quando John serve per il parziale. La tensione è le risposte di Nadal aprono un varco nelle fin lì quasi inossidabili certezze dello statunitense che annulla una prima palla-break ma non la seconda e si vede raggiunto sul 5-5.
Il pubblico, aizzato anche dallo spagnolo che oggi ci sembra meno “serio” del solito (in precedenza aveva scherzato con il giudice di sedia per la chiamata di un nastro su una prima di Isner a cui era riuscito a rispondere), non sa se tifare per il mancino (e quindi rinunciare a vedere Federer) o per la partita. Quando quest’ultima sembra tornata sui binari, Nadal perde improvvisamente il dritto nell’11° gioco e si fa brekkare di nuovo; stavolta Isner non trema, piazza due ace di seconda e chiude a zero nel tripudio della folla che adesso ha adottato l’americano: 7-5.
Sull’onda dell’entusiasmo, Isner apre la seconda frazione con un tracciante di dritto che scava un solco nei pressi della riga di fondo ma Nadal torna subito in modalità robotica e tiene la battuta. Pur preferendo il dritto, John spinge anche di rovescio con lo scopo di non farsi irretire dalle trame spagnole ma è dalla battuta che gli arriva l’ossigeno per non andare in affanno. Anche perché Nadal, anziché stare dietro, in risposta fa sempre un passo avanti, sia pur ricavando poco o nulla. Nelle rare occasioni in cui Nadal glielo consente, lo statunitense forza il dritto e trova accelerazioni irresistibili che gli spettatori mostrano di apprezzare particolarmente e il match, pur senza break nei primi otto giochi, resta intenso e piacevole. Certo, Nadal non ha smesso di litigare con il dritto e un’altra steccata evidente gli costa lo 0-15 nel nono gioco mentre il 15-30 è tutto merito della furia di Isner che si avventa su un dritto alto e lo mette là dove Rafa non può arrivare. Due punti è palla-break, guadagnata dal’americano con un passantino in back che costringe Nadal a mettere la volee in rete ma lo spagnolo si salva con una buona prima e cambia campo avanti 5-4.
Nel decimo gioco, chiuso a zero da Isner, c’è spazio anche per un ricamo americano (bell’attacco chiuso dalla stop-volley) ma i due si siedono vicino ai rispettivi capitani di nuovo con il TeamEurope in vantaggio 6-5. Con la certezza di giocarsi almeno il super tie-break, Isner approda a quello normale mettendo tre ace e un servizio vincente: 6-6 e il TeamWorld continua a sperare. Pronti via ed è subito mini-break che Isner si va a prendere a rete nonostante la strenua resistenza di Nadal, che poi si lamenta giustamente per un erroraccio di rovescio: 2-0 e subito 3-0 con l’ace di John. Altro mini-break americano con la risposta nei piedi di Nadal (4-1) e si cambia 5-1 perché lo spagnolo mette in rete la risposta a una seconda liftata di Isner; con un altro ace l’americano mette in cassaforte cinque match-point di cui sfrutta solo il primo aggredendo Nadal e chiudendo la volee: 7-1 e TeamWorld che riduce il gap (12-9). I compagni di Isner si fiondano in campo dal salotto mentre il gigante li invoca dopo aver lasciato in terra la racchetta. Sono tutti al settimo cielo. Compreso Kyrgios, che adesso cercherà di completare la rimonta affrontando Federer.
Risultati:
J. Isner/J. Sock (Mondo) b. T. Berdych/M. Cilic (Europa) 7-6(5) 7-6(6)
A. Zverev (Europa) b. S. Querrey (Mondo) 6-4 6-4
J. Isner (Mondo) b. R. Nadal (Europa) 7-5 7-6(1)
R. Federer (Europa) vs N. Kyrgios (Mondo)