US Open day 9: i quarti delle sorprese. Venus vs Kvitova da non perdere
Torneo maschile
[12] P. Carreno Busta (ESP) vs [29] D. Schwartzman (ARG) (incontro inedito)
Il primo è professionista dal 2009, il secondo dal 2010 ma di fatto non hanno mai incrociato le racchette su un campo da tennis. Lo faranno in un quarto slam: il primo della carriera per l’argentino mentre lo spagnolo ha già assaporato il piacere pochi mesi fa al Roland Garros. Sarà un’occasione diversa perchè questa volta, malanni fisici a parte, non ci sarà Rafael Nadal dall’altra parte della rete. E non è poca cosa. La situazione paradossale è che nessuno dei due avrebbe preferito di meglio. Gli ultimi otto agli Us Open del 2016 furono: Djokovic, Tsonga, Pouille, Monfils, del Potro, Wawrinka, Nishikori e Murray. Nulla a che vedere con questo quarto. Parliamo di un’edizione particolare, è vero ma da queste parti si rischia davvero di fare la storia, lo sa Carreno come lo sa Schwartzman e di certo nessuno dei due mollerà di un centimetro. Anche i numeri parlano di estremo equilibrio e, soprattutto di bilanci negativi. Negli slam, prima di New York Carreno è 13-15, Schwartzman addirittura 6-13. Sul cemento le cose non cambiano il primo vanta uno score di 43-44 e il secondo 20-23. L’occasione della vita? Assolutamente sì!
[17] S. Querrey (USA) vs [28] K. Anderson (RSA) (8-6 Querrey)
’08 Las Vegas (U.S.A.) Hard F Sam Querrey 4-6 6-3 6-4
’09 London/Queen’s Club (Great Britain) Grass R32 Sam Querrey 7-5 6-3
’10 Los Angeles (U.S.A.) Hard R16 Sam Querrey 7-6(8) 4-6 6-0
’10 ATP Masters 1000 Toronto (Canada) Hard R32 Kevin Anderson 7-6(4) 4-6 6-4
’11 ATP Masters 1000 Rome (Italy) Clay R64 Sam Querrey 7-6(1) 1-0 ret
’12 Memphis (U.S.A.) Hard R16 Sam Querrey 7-6(4) 6-4
’12 ATP Masters 1000 Miami (U.S.A.) Hard R64 Kevin Anderson 6-3 6-7(3) 6-3
’12 Houston (U.S.A.) Clay R16 Kevin Anderson 7-6(3) 3-6 7-6(2)
’12 Washington (U.S.A.) Hard QF Sam Querrey 6-4 6-4
’14 Acapulco (Mexico) Hard R16 Kevin Anderson 7-6(2) 6-4
’14 Winston-Salem (U.S.A.) Hard R16 Sam Querrey 7-6(4) 6-4
’15 ATP Masters 1000 Miami (U.S.A.) Hard R64 Kevin Anderson 6-7(5) 7-6(3) 6-4
’17 Wimbledon (Great Britain) Grass R16 Sam Querrey 5-7 7-6(5) 6-3 6-7(11) 6-3
’17 ATP Masters 1000 Montreal Hard R16 Kevin Anderson 6-4 6-1
Other Meeting
’07 Sacramento CH (U.S.A.) Hard R32 Sam Querrey 6-3 3-6 6-3
Se si cerca sul calendario la definizione equilibrio oggi si troverà scritto “vedi Querrey contro Anderson”. è vero l’americano conduce 8-6 quindi qualche volta l’ha spuntata di più ma parliamo pur sempre di un quarto slam, match che può fare storia a sé. Come giusto che sia ognuno ha dei punti a favore e la sfida di Montreal non può non esserlo per Anderson che ha lasciato appena cinque giochi al suo avversario, anche lì però troviamo delle attenuanti come il fatto che Querrey arrivasse in Canada dopo il titolo a Los Cabos quindi con una striscia di sei match vinti. Alla quale si aggiunge la semifinale di Wimbledon, tutt’altro che poca roba. Importante anche lo score del sudafricano sul cemento americano: finale a Washington e quarti in Canada, sempre sconfitto da Zverev. Parliamo di due tennisti che il cemento sul calpestano discretamente. Anche qui, come sopra, parliamo di occasione mastodontica per la carriera. Anderson troverebbe la sua prima semi slam mentre Querrey bisserebbe quella di Wimbledon. Chi l’avrebbe solo immaginato all’alba di questa stagione?
Torneo femminile
S. Stephens (USA) vs [16] A. Sevastova (LAT) (incontro inedito)
Probabilmente il quarto di finale più sorprendente del tabellone femminile. Da un lato la splendida cavalcata estiva di Sloane Stephens, capace di cogliere due semifinali consecutive a Toronto e Cincinnati che le hanno permesso di presentarsi a New York tirata a lucido e di nuovo fiduciosa dei propri mezzi. Dall’altra parte Anastasija Sevastova cercherà di migliorare il risultato dello scorso anno (quando raggiunse i quarti sconfiggendo, tra le altre, anche la numero 3 del mondo, Garbine Muguruza). Non ci sono precedenti tra le due, il che rende la sfida ancora più misteriosa e di difficile lettura. Sicuramente il sostegno del pubblico giocherà a favore di Stephens che, anche in virtù dei recenti risultati, parte leggermente favorita, ma occhio alla lettone che ha dimostrato di essere una lottatrice e soprattutto di saper cogliere le opportunità con grande personalità, come dimostra la vittoria in rimonta su Maria Sharapova in ottavi di finale. Vincendo, Stephens rientrebbe prepotentemente tra le prime 40 giocatrici del mondo ( per la precisione sarebbe numero 34, con un balzo di 900 posizioni dal 7 agosto), mentre Sevastova migliorerebbe il proprio best ranking ( numero 15) in attesa dei risultati di Vandeweghe e Keys.
[9] V. Williams (USA) vs [13] P. Kvitova (CZE) (4-1 Kvitova)
2014 Pechino R16 Petra Kvitova Hard W/O
2014 Wimbledon R3 Petra Kvitova Hard 5-7 7-6(2) 7-5
2014 Doha R2 Petra Kvitova Hard 6-2 2-6 7-6(7)
2013 Tokyo SF Petra Kvitova Hard 3-6 6-3 7-6(2)
2012 Miami R2 Venus Williams Hard 6-4 4-6 6-0
2008 Memphis R1 Petra Kvitova Hard 2-6 6-4 6-3
Il quarto di finale “nobile” della parte bassa vede opposte Venus Williams, che come Federer non vuole proprio saperne di cedere all’età che avanza, e Petra Kvitova, che sembra aver ritrovato lo smalto dei bei tempi dopo la tragica aggressione dell’anno scorso. La sorella maggiore di Serena è determinata a non deludere le aspettative del pubblico di casa e le due finali Slam del 2017 ( a Melbourne e a Wimbledon) sono un biglietto da visita di tutto rispetto. Dall’altra parte della rete troverà una Kvitova reduce dalla convincente vittoria contro la campionessa di Wimbledon e numero uno in pectore, Garbine Muguruza, e capace di sconfiggerla in quattro dei loro cinque precedenti incontri. Entrambe amano tenere in mano il pallino del gioco e condurre lo scambio, perciò si prospetta una affascinante gara all’ultimo vincente dove anche la tenuta fisica giocherà un ruolo importante. In caso di vittoria, Venus diventerebbe la giocatrice più anziana a raggiungere le semifinali qui a New York, mentre Kvitova si riaffaccerebbe in top-10.
A cura di Enrico Serrapede e Lorenzo Colle