Dzumhur si lamenta di Rublev con l’arbitro… ma nessuno capisce
Sconfitto in 4 set a New York nel match di terzo turno dal giovane russo Andrey Rublev, Damir Dzumhur non ha gradito certi comportamenti del suo avversario durante il match. In particolare si è infastidito quando a metà del terzo set il 19enne russo, dopo aver fatto ottenuto il punto grazie ad un colpo che aveva colpito fortunosamente il nastro, invece di scusarsi come è d’uso fare in queste occasioni ha addirittura esultato. Dzumhur, uno che in campo ha il suo bel caratterino, non ci ha visto più e ha cominciato a protestare ad alta voce. Il giudice arbitro, la croata Marija Cicak, lo ha ripreso per il suo linguaggio, ovviamente rivolgendosi a lui in inglese. Da lì è iniziato un siparietto tra i due, capito da pochi perché il tennista bosniaco ha continuato parlando in lingua croata.
“Ti sembra ok? Colpire il nastro e fare così?” ha chiesto infastidito il 25enne tennista, nato a Sarajevo proprio durante il conflitto bellico in Bosnia ed Erzegovina, a Cicak. Il giudice di sedia, sempre in croato, ha cercato di spiegare al giocatore bosniaco che con questo comportamento Rublev non ha infranto alcuna regola e che lei non poteva esprimere la sua opinione personale dato il ruolo che ricopriva. “Damir, ti prego, calmati. Ovviamente non è ok, ma io devo essere neutrale… Non voglio tu reagisca così per un episodio banale come questo” ha risposto il giudice, cercando di calmare il giocatore. “Ti prego, non dirmi nient’altro” ha concluso rabbuiato Dzumhur, tra gli sguardi perplessi della stragrande maggioranza degli spettatori presenti, che non capivano una parola di quello che i due si stessero dicendo.