Tsonga: “Se il bimbo mi sveglia di notte? Prenoto due stanze”

È previdente Jo-Wilfried Tsonga. Non si sa mai che il piccolo Sugar, avuto lo scorso marzo dalla compagna Noura El Shweekh, lo svegli la notte prima del match, e così il 32enne di Le Mans prenota sempre due camere d’hotel. In seguito alle dichiarazioni di Vika Azarenka sulla complessa organizzazione per una neo mamma impegnata nel tour, il francese dichiara che “se per caso piange di notte io vado nella camera accanto. Questo è stato il segreto del mio successo finora da quando sono papà. Ad essere onesto, finora è stato facile. Jo, che oggi scende di nuovo in campo per terminare il match interrotto per oscurità sul 6-2 3-6 7-6 1-6 6-5 per Querrey, ha aggiunto inoltre che “a Wimbledon è facile venire qui con l’intera famiglia perché c’è molto spazio per i bambini”.

Alle polemica di Azarenka aveva reagito Tim Henman, affermando che ci potrebbero essere anche condizioni più difficili, come per esempio allo US Open, dove c’è anche la sessione notturna: “Quindi, cosa significa? Vuol dire che chiederà di non farsi programmare nella sessione serale?”. Una cosa curiosa è che Jo-Wilfried Tsonga ha optato per avere a disposizione sempre due camere da quando è nato suo figlio, mentre Roger Federer si mette a disposizione direttamente due appartamenti! Normale, visto che per la prole del campionissimo svizzero bisogna moltiplicare per quattro e il team al seguito è formato da… 14 persone.