Djokovic in finale a Eastbourne, Seppi eliminato (Cocchi). Murray-Nadal Federer-Nole le semifinali? (Crivelli). La polizia inguaia Venus, “E’ passata col rosso” (Cocchi). Mistero Murray (Marcottti)

Djokovic in finale a Eastbourne, Seppi eliminato (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

L’erba sorride a Novak Djokovic che conquista la finale del torneo di Eastbourne (Gb, 635.660 euro, erba). In semifinale il serbo, scivolato al numero 4 del ranking mondiale, ha sconfitto per 6-4 6-3 il russo Daniil Medvedev. Ultimo ostacolo per il 30enne di Belgrado il vincente del derby francese tra Gael Monfils, numero 16 del ranking mondiale, e Richard Gasquet, numero 27: sarà il 16esimo confronto tra i due, il quarto in stagione dopo quelli andati in scena a Montpellier, Roland Garros e Halle, la settimana scorsa, con affermazione di Gasquet ma «La Monf». resta in vantaggio per 8 a 7. ANDREAS K.O. Semifinale amara invece per Andreas Seppi ad Antalya (Mir, 493.000 dollari, erba). L’azzurro, numero 102 del ranking mondiale, ha ceduto con un doppio 6-4 al francese Adrian Mannarino, numero 62, che in un’ora e 33 minuti ha staccato il pass per la finale portandosi sul 4 a 2 nei confronti diretti. In finale il francese troverà il giapponese Yuichi Sugita che ha battuto Marcos Baghdatis per ritiro quando si trovava avanti 6-3 6-7(7) 4-1. Per il cipriota una caduta che gli ha creato problemi di schiena che si è aggiunto a un colpo di calore dovuto agli oltre 40 gradi della località turca. DONNE Johanna Konta ha dato forfait per la sfida contro la ceca Carolina Pliskova, numero 3 Wta. La 26enne nata a Sydney (due settimane fa finalista a Nottingham, stoppata dalla Vekic), ha probabilmente accusato i postumi della caduta di giovedì nel match contro Kerber: nel tentativo di recuperare un contropiede è caduta battendo con violenza la schiena e la testa. Pliskova oggi si gioca il titolo con Caroline Wozniacki

 

Murray-Nadal Federer-Nole le semifinali? (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

L’attesa del sorteggio di Wimbledon era tutta per gli incroci: e cosí Nadal, numero 4 del seeding, è finito dalla parte di Murray, prima testa di serie, mentre l’altra teorica semifinale dovrebbe vedere di fronte Djokovic (2) e Federer (4). INSIDIE Certo, non mancano le insidie, soprattutto nella parte bassa, quella di Nole e di Roger. Così, se il campione in carica scozzese debutta con un qualificato e dovrebbe filare liscio fino agli ottavi, dove potrebbe trovare Kyrgios, e lo spagnolo inizia con Millman in attesa dei quarti con Cilic a meno di inserimenti di specialisti come Karlovic, Muller e l’emergente Khachanov, il Djoker affronta subito Klizan, non una passeggiata, e al terzo turno incapperebbe in Del Potro. Esordio non semplice per Federer contro il talentuoso ma discontinuo Dolgopolov, poi dalla sua parte ci sono Mischa Zverev e soprattutto il fratello Sascha, Dimitrov (agli ottavi) e Raonic: inseguire l’ottavo successo record gli costerà fatica. Tra le donne, Kerber (1) con Karolina Pliskova (3) e Halep (2) con Svitolina (4), Kvitova e Venus Williams nella parte bassa con la romena e l’ucraina. AZZURRI Sono undici gli italiani al via, dopo che Bolelli si è aggiunto a Travaglia dalle qualificazioni (battuto 6-2 6-3 6-2 il portoghese Pedro Sousa). Tra gli uomini (sette in tabellone), Fognini (testa di serie n. 28) con Tursunov (Rus; terzo turno con Murray, si spera), Lorenzi (32) con Zeballos (Arg), Seppi con Gombos (Slk), Cecchinato con Nishikori (Giap), Fabbiano con Querrey (Usa, l’anno scorso eliminò Djokovic), Bolelli con Lu (Taiw) e Travaglia con l’altro qualificato Rublev (Rus). Tra le donne, la nostra unica testa di serie Roberta Vinci (31) pesca la sorella della Pliskova, Krystina, con cui ha perso due volte quest’anno, mentre la Errani trova la Pironkova, semifinalista 2010. Per la Schiavone c’ la lussemburghese Minella, mentre la Giorgi trova la Cornet (Fra). Buona fortuna

 

La polizia inguaia Venus, “E’ passata col rosso” (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

Avrebbe causato la morte di un 78enne in un incidente stradale. Venus Williams, attesa in campo a Wimbledon la settimana prossima, sta passando davvero un brutto momento. La ex numero 1 al mondo, che si appresta a diventare «zia» del piccolo in grembo alla sorella Serena, è rimasta coinvolta in uno scontro, la sua auto e quella di un coppia di anziani il 9 giugno a Palm Beach Gardens, circa 130 chilometri a nord di Miami, in Florida, dove vive Venus. RESPONSABILITA’ Secondo il rapporto della polizia del posto, la Williams sarebbe passata col rosso per attraversare una superstrada a sei corsie provocando lo scontro con l’auto dei due coniugi che proveniva da destra e che quindi aveva la precedenza, come alcuni testimoni confermerebbero. Il capo della polizia di Palm Beach Gardens ha detto che sono comunque ancora in corso indagini sull’incidente e che non ci sono accuse formali a carico di Venus Williams che, come risulta dagli esami fatti dopo lo scontro, non era sotto effetto di nessun tipo di droga o alcol. Non stava nemmeno usando lo smartphone alla guida, causa di una possibile distrazione. Linda Barson, la donna che era al volante della sua Hyundai Accent, e che ha subito nello scontro fratture multiple, ha raccontato di stare procedendo lungo la sua carreggiata quando il semaforo è diventato verde e quindi ha proseguito senza rallentare, andando a sbattere contro la fiancata della Toyota Sequoia del 2010 di Venus. Ad avere la peggio è stato il marito della signora Barson, Jerome, che ha subito un trauma cranico a seguito del quale è morto due settimane dopo. LE SCUSE L’avvocato della tennista Malcolm Cunningham, in un comunicato, ha fatto sapere che Venus viaggiava a 5 miglia orarie (8 km l’ora, ndr) e che le autorità non le hanno inflitto alcuna ammenda e non l’hanno neanche citata in giudizio: “Si è trattato di un incidente sfortunato—si legge — e la signorina Williams ha già presentato le sue condoglianze alla famiglia». Dalle dichiarazioni rese dalla tennista subito dopo lo scontro, e rivelate dai media, emergono però nuovi dettagli: Venus si sarebbe difesa sostenendo di essere passata con il verde ma di aver poi occupato l’incrocio, procedendo a velocità ridottissima, a causa del traffico congestionato che non le ha consentito di liberare immediatamente la carreggiata e di non aver visto sopraggiungere l’auto dei Barson. Secondo i media locali, la famiglia della vittima ha deciso di intentare un’azione legale in sede civile per risarcimento danni nei confronti della giocatrice statunitense, già coinvolta in altri incidenti stradali situazioni nel 2011 e 2013. IN CAMPO insomma, nonostante questa tragedia che aleggia sulla testa della maggiore tra le sorelle del tennis, la partecipazione di Venus a Wimbledon non è assolutamente in dubbio. La portavoce della giocatrice, Stephanie Jones, in una e-mail inviata all’Ap ha confermato che la sua assistita sarà regolarmente al via di Wimbledon. La giocatrice, che ha già trionfato sull’erba dell’All England Club 5 volte, non terrà però alcuna conferenza stampa prima di iniziare il torneo londinese

 

Mistero Murray (Gabriele Marcotti, Corriere dello Sport)

II dubbio non è come, ma se scenderà in campo lunedì, match d’esordio della 131° edizione dei Championships. Come da tradizione, tocca al detentore del torneo inaugurare il torneo. Ma i dubbi sulle condizioni di Andy Murray restano, l’infiammazione all’anca non sembra essere superata. Ieri lo scozzese si è regolarmente allenato all’Aorangi Park Al suo fianco Ivan Lendl, dall’altra parte della rete il belga Steve Darcis. Una sessione piuttosto intensa, lunghi scambi, esercizi al servizio. Sorrisi e clima disteso. Nonostante in più di un’ occasione il numero 1 al mondo si sia dovuto fermare per fare esercizi di allungamento. Fonte vicine al suo entourage riferiscono di un leggero fastidio più che un vero e proprio dolore, che rischia però di condizionarlo quando verrà chiamato al massimo sforzo. Probabilmente non contro Alexander Bublik (n.134), il primo avversario approdato nel tabellone principale da lucky loser. Ma il sorteggio non gli ha certo sorriso. A cominciare dal terzo turno quando potrebbe incontrare Fognini. Se l’erba certamente favorisce Andy, Fabio ha già dimostrato di saperci giocare alla pari. In caso di vittoria agli ottavi Murray troverebbe uno tra Pouille e Kyrgios, quindi ai quarti il possibile incrocio con Wawrinka, prima di un’eventuale semifinale contro Rafa Nadal. Non certo il cammino ideale per un giocatore non solo dalle incerte condizioni fisiche, ma ancora all’inseguimento della fiducia smarrita. Se il 2016 si era concluso con il trionfo al Masters e la conferma del n. 1, l’attuale stagione – almeno fin qui – gli ha riservato solo delusioni. Dopo la finale (persa contro Novak Djokovic) in Qatar, agli Australian Open si ferma agli ottavi contro Mischa Zverev: Vince senza particolare meriti a Dubai, ma a Indian Wells perde al secondo turno da Pospisil, accusa un’infiammazione al gomito e decide di fermarsi per un paio di mesi. Il rientro coincide con il torneo di Montecarlo sconfitto al terzo turno da Ramos. A Barcellona raggiunge la semifinale ma sia a Madrid che a Roma delude. Prestazioni che vengono cancellate a Parigi quando ritrova d’incanto il suo tennis migliore, fermato in semifinale solo al quinto set da Wawrinka. Sembra finalmente aver ritrovato la sua condizione migliore, ma poi, quando rientra a Londra all’inseguimento dell’ennesima vittoria al Queen’s, esce al primo turno per mano del carneade Thompson. Lendl lo difende e anche ieri ha assicurato che sarà il giocatore da battere: ancora qualche giorno e scopriremo in quale condizione lo scozzese è arrivato a Wimbledon.