ATP Halle: Nishikori, nuovo crac. Fuori Pouille
Restano ancora quattro incontri affinché il tabellone dell’ATP500 di Halle si allinei ai quarti di finale. Oggi scendono in campo le due teste di serie più alte rimaste in gara, Federer contro Mischa Zverev e Nishikori contro Khachanov, la sesta testa di serie e fresco vincitore di Stoccarda Lucas Pouille contro Floryan Mayer, e il derby russo tra Youzhny e Rublev.
Apre il centrale la sfida tra Nishikori e Khachanov (38 ATP). Il russo, ventunenne e in ottima posizione per accedere al Masterino di Milano, ha vinto la prima partita ATP su erba in carriera giusto due giorni fa, contro Simon. Contro il giapponese, terza testa di serie, ci aveva giocato lo scorso settembre agli US Open, perdendo (ma non sfigurando) in quattro set. Questa volta, però, la partita dura poco più di mezz’ora. Dopo cinque giochi particolarmente lottati, di cui quattro terminati ai vantaggi, Nishikori lamenta infatti un dolore ai fianchi che, nel sesto gioco, lo costringe al ritiro. Fino a quel momento, come detto, la partita era estremamente equilibrata: Khachanov serviva bene ma sempre verso gli angoli, dove Nishikori impattava bene in risposta. Poco altro da dire sulla mezz’ora giocata. Terzo ritiro consecutivo per il giapponese ad Halle (nel 2015 in semifinale contro Seppi e lo scorso anno, prima di scendere in campo, al secondo turno contro Florian Mayer).
Dopo una pausa più lunga del solito necessaria a far riscaldare i giocatori, colti di sorpresa dalla fine improvvisa dell’incontro di Nishikori, è il momento del derby moscovita tra Youzhny (88) e Rublev (106), altro rappresentante russo della cosiddetta Next Gen . Rublev, nuovamente come Khachanov, è alla prima vittoria ATP su erba (ha fallito al secondo turno per due anni consecutivi la qualificazione a Wimbledon). Youzhny inizia la partita distratto e quasi svogliato. Va subito sotto 3-0 e, nonostante un breve moto d’orgoglio sotto 4-0, non riesce ad evitarsi il bagel. Rublev ha giocato bene, per quanto non sicuramente in modo eccezionale. Le prime sono meno di 4 su 10 e i vincenti superano i gratuiti di appena due unità. Tanto basta, comunque. Nel secondo set Youzhny inizia con nuova verve e concentrazione. Tiene il servizio nel primo gioco e regge gli scambi più a lungo. Rublev, nel frattempo, fa vedere dei colpi da spellarsi le mani, come un passante di rovescio lungolinea in corsa. Si concede tuttavia anche lui una distrazione e, sotto 3-2, perde tutti insieme gli unici punti persi al servizio nel secondo set. Il break lo da via con un ultimo rovescio finito mestamente in rete e Youzhny, cheto cheto, d’improvviso si ritrova avanti. Il più grande tra i due russi deve annullare tre palle break prima di poter portare vincere il set e riportare la situazione in parità. Rublev è deciso però in avvio di terzo set a vendicare quel piccolo passaggio a vuoto, sufficiente a costargli il set. Nel secondo gioco effettua subito il break su uno Youzhny nuovamente falloso, e si invola velocemente verso la vittoria. Lascia le briciole al servizio e chiude in un’ora e mezza: 6-0 3-6 6-3. Sfiderà nei quarti, in una sfida proiettata al futuro, il connazionale Khachanov. L’unico precedente è dello scorso anno, nel challenger di Quimper, cemento, vinto da Rublev in due set lottati.
L’ultimo incontro, prima dell’ingresso trionfale del Re, vede affrontarsi Lucas Pouille e Florian Mayer. Il tedesco, campione in carica qui ad Halle, è al numero 134 delle classifiche, conseguenza di una stagione disastrosa che lo ha visto vincere due soli incontri a fronte di undici sconfitte. Mayer va avanti di un break nel terzo gioco del primo set, grazie ad un servizio e volée di Pouille eseguito male e terminato peggio. Il punteggio segue stabilmente i servizi fino al 5-4 per il tedesco, quando le cicatrici mentali lasciate da un lungo periodo di crisi come quello vissuto da Mayer, fanno capolino e interrompono la magia. Mayer, fino ad allora perfetto al servizio, commette i primi gratuiti del set e con un dritto in rete fa rientrare in partita Pouille. Il tiebreak ripete il percorso del set. Mayer sale avanti di un minibreak con un delizioso rovescio in diagonale che strappa applausi anche a Pouille. Il rovescio però lo tradisce pochi punti dopo e la situazione è ancora in parità. Sul 6-7, una debole seconda del tedesco viene attaccata efficacemente da Pouille che, nonostante i 24 gratuiti, porta a casa il primo set. La differenza l’ha fatta la testa. Nel secondo parziale Pouille sbaglia meno e Mayer continua nel gioco preciso ed efficace che lo ha condotto a un passo dal primo set. Questa volta, però, è lui a concedere le prima palle break, nel settimo gioco. Annullate quelle, Mayer acquista un po’ di quella fiducia venutagli a mancare in volata poco prima e, sul 5-4 a suo favore, si rende aggressivo sul servizio di Pouille e sfrutta la prima chance concessagli per attaccare e conquistare a rete il secondo set, sei giochi a quattro.
Pouille sembra scarico ad inizio di terzo set, forse stupito dalla ritrovata concretezza del tedesco. Nel secondo gioco va subito sotto 0-30 e poi 15-40 dopo un paio di errori di dritto. Salvate le prime due palle break, un dritto vincente di Mayer lo costringe a dover annullarne una terza. Questa volta però la prima non entra e Mayer può entrare nello scambio. Dopo pochi minuti il tedesco si ritrova dunque sul 3-0, e un parziale, tra secondo e terzo set, di cinque giochi a zero. Pouille molla mentalmente e prova a concedere un altro break con doppi falli ed errori in serie. Tentativo reso tuttavia vano dal braccino di Mayer. Il tedesco riesce comunque a restare agganciato al servizio e a chiudere 6 giochi a 3. Diversi scambi spettacolari verso la fine dell’incontro, con battaglie a rete e recuperi insperati. Ottava vittoria consecutiva ad Halle per Mayer (e terza in stagione, più che in tutti i mesi precedenti). Aspetta ora Federer o M. Zverev.
Risultati:
F. Mayer b. [6] L. Pouille 6-7(6) 6-4 6-3
K. Khachanov b. [3] K. Nishikori 3-2 (rit)
[WC] A. Rublev b. [Q] M. Youzhny 6-0 3-6 6-3