“The Point”, ovvero i 15 mesi di Maria Sharapova

Non sarà esattamente quello che attendevano i giustizialisti, per la verità non sarà neanche vicino a come si attendevano – e si attendono – che Maria Sharapova trattasse i suoi 15 mesi di squalifica per l’assunzione di meldonium. Ma la siberiana sin dall’inizio ha tirato avanti per la sua strada, infischiandosene dei giudizi più o meno condivisibili di colleghe, addetti ai lavori, ex colleghe (ed ex colleghi) e del mondo sportivo tutto. Non può quindi stupire l’ennesima trovata che se non è marketing spudorato ci va piuttosto vicino. Un docufilm dal titolo “The Point” che racconta l’intimità del suo periodo lontano dei campi, dal ritorno agli allenamenti al rapporto con le persone che l’hanno sostenuta durante l’anno più difficile e importante della sua carriera. O della sua vita, come si legge nella presentazione del prodotto in vendita su iTunes.

Non c’è dubbio che io abbia la rabbia giusta per ritornare“, si ascolta in uno dei passaggi del teaser. Scene di sudore e fatica sembrano intervallarsi a momenti più introspettivi, non un contesto in cui Maria è abituata a mostrarsi. Sul campo da gioco come in conferenza è lei che tiene le redini del gioco, cercando di evitare che l’avversario – o il giornalista – riesca a penetrare nelle sue debolezze. In “The Point” ci sono anche le sue debolezze, per sua stessa ammissione e concessione. In questi altri due mesi lontano dai campi – rientrerà in campo a Stanford dopo l’infortunio di Roma – torna quindi in auge l’argomento della squalifica e del suo comeback.

Il teaser