Lingua Lavallen e Vidmanova saranno famosi (Riva)

Lingua Lavallen e Vidmanova saranno famosi (Gabriele Riva, La Gazzetta dello Sport – Milano)

L’argentino Alejo Lingua Lavallen piange di gioia per aver messo le mani sulla coppa che proprio 20 anni fa vinse il suo idolo Guillermo Coria. Jaime Caldes, spagnolo con i favori del pronostico ma con una spalla malconcia, piange di frustrazione per aver perso la seconda finale in due anni al Tc Ambrosiano. A ricordare le due facce dello sport ci ha pensato ieri il 53° Torneo Avvenire di Milano, uno degli eventi tennistici Under 16 più prestigiosi al mondo, nella sua giornata conclusiva, che ha visto giocare soli 35 game in due finali. In campo femminile sorride Darja Vidmanova, ottava ceca a trionfare in via Feltre. E sorride pure la francese Carole Monnet, sconfitta ma capace di trovare conforto nel suo stile di gioco sempre aggressivo. La francese ha salutato l’Ambrosiano salendo su un tavolino del ristorante riservato ai giocatori per dire grazie (e «arrivederci all’anno prossimo») al pubblico e allo staff milanese. Pochi minuti prima aveva lasciato il campo sopraffatta dal 6-4 6-1 inflittole dalla Vidmanova, e soprattutto dalla sua regolarità. Lei, che invece ha fatto la partita aggredendo e spingendo, ha avuto la peggio nel confronto di stili: si è trovata sotto di un parziale dopo una chiamata arbitrale contestata sul 5-4 e di li in poi il match si è completamente girato dalla parte della ceca. «Prima di giocare ero molto nervosa — ha detto la vincitrice —, era la mia prima partita davanti a tanto pubblico e con le telecamere della tv. Ma poi la mente si è liberata». Incredulità a caldo invece per l’argentino Alejo Lingua Lavallen, che in semifinale aveva eliminato l’ultimo italiano in gara, Emiliano Maggioli: «Non mi rendo ancora conto di cosa sia successo». È successo che a Caldes ha rifilato un 6-2 6-4 senza appello e che ha scritto il suo nome nell’albo d’oro con altri 8 argentini (tra cui Juan Martin Del Potro e Guillermo Coria). E per non farsi mancare nulla ha firmato la doppietta singolare-doppio (dopo il successo di venerdì) riuscita 14 volte nella storia dell’Avvenire.