Un hamburger può valere un penalty point? Ebbene sì

Le abbiamo viste tutte, con Jerzy Janowicz. Il polacco, che finalmente dopo aver battuto Dimitrov è tornato a far parlare di sé per faccende tennistiche, è stato in grado nella sua carriera di accumulare warning nelle modalità più disparate. Ma persino per lui ricevere un punto di penalità dopo aver letto ad alta voce “hamburger da uno dei cartelloni pubblicitari è un inedito. È successo davvero, nel primo turno del torneo di Stoccarda in cui Janowicz era opposto al russo Kuznetsov. L’arbitro percepisce una “oscenità udibile” e sanziona il tennista, che invano cerca di spiegare le sue ragioni. “Mi piacciono gli hamburger, anzi amo gli hamburger“. Nulla da fare. A prescindere da quello che abbia sentito l’arbitro, questo penalty rimarrà negli almanacchi.