Thiem all’assalto di Djokovic, Carreno per sorprendere Nadal
Oggi a Porte d’Auteuil si giocano i quarti di finale maschili della parte bassa del tabellone, con tre protagonisti attesi (Nadal, Djokovic e Thiem) e un relativo intruso, Carreno, in crescita continua e destinato a entrare presto (almeno) nei primi 15 giocatori del mondo. I match si giocheranno su due campi differenti, entrambi a seguire delle due sfide di singolare femminile, che inizieranno alle 14. Sul Philippe Chatrier scenderanno in campo i due spagnoli, mentre Djokovic e Thiem giocheranno sul Suzanne Lenglen.
Partendo dal piatto forte di giornata, Dominic Thiem cercherà di riscattare la pesante sconfitta romana (senza contare le altre quattro, tra cui quella subita 12 mesi fa sullo stesso campo in cui giocheranno tra poche ore) patita in semifinale contro il numero due del mondo. Per sua fortuna, stavolta le condizioni saranno estremamente diverse, soprattutto perché arriverà più fresco rispetto alla sfida di 17 giorni fa. Quella volta era reduce dalla sfida con Nadal, che lo aveva prosciugato specialmente sotto il profilo mentale, anche in considerazione del fatto che in 3 delle ultime 4 settimane aveva giocato ben 15 match. L’austriaco è arrivato fin qui senza perdere nemmeno un set, mentre Nole ne ha smarriti due contro Diego Schwartzman, prima di battere in straight sets contro Ramos, terminando la partita in crescendo sul piano della fiducia, dell’aggressività e della qualità di gioco.
Le previsioni metereologiche lasciano presagire che oggi a Parigi pioverà molto, con forti raffiche di vento. Proprio quest’ultimo fattore potrebbe creare grossi problemi a Djokovic, che nella propria carriera ha incontrato molte difficoltà in queste situazioni (basti pensare al primo set della semifinale degli Us Open 2012 contro Ferrer, ma anche alla prima parte della sfida con Bautista negli ottavi del Roland Garros dell’anno scorso). Al contrario, i colpi di Thiem, carichi di spin e più potenti rispetto a quelli del serbo, potrebbero adattarsi meglio alle condizioni ambientali. Thiem dovrà assumersi diversi rischi fin dai primi colpi, rischiando molti lungolinea, in primis con il dritto. Chiaramente, per farlo dovrà giocare molto vicino alla riga di fondocampo (in tal senso giocare sullo Chatrier gli avrebbe creato più problemi).
Un’altra chiave per l’allievo di Bresnik sarà trovare grande profondità, ma anche buoni angoli, in modo da comandare il gioco e togliere il tempo a Djokovic.
D’altra parte, sarà proprio da questo punto di vista che Nole dovrà fare la differenza, imponendo il proprio ritmo asfissiante, non dando all’avversario di “aprire il fuoco” con i suoi potentissimi colpi a rimbalzo.
Qualora ci dovessero essere dei frangenti in cui la partita non andrà per il verso giusto, il numero due ATP non dovrà abusare della palla corta, con la quale cerca di uscire dallo scambio nei momenti in cui non si sente sicuro nel palleggio.
Per quanto riguarda Thiem, infine, sarà decisiva la percentuale di conversione delle palle break, che dovrà essere superiore alla media abituale (41,9%, 22esimo nel circuito), ancora di più rispetto al 2/24 (8,3%) totalizzato negli scontri diretti con Djokovic.
Il vincente di questo match affronterà in semifinale uno tra Rafa Nadal e Pablo Carreno Busta (3-0 gli head to head in favore del re della terra rossa). Nadal è arrivato fin qui cedendo solamente 20 giochi – in questo torneo aveva fatto meglio solo nel 2012 – mentre Carreno ha ceduto un parziale nel match contro Daniel, seguito da una partita perfetta contro Dimitrov e dalla battaglia meravigliosa con Raonic, battuto dopo 4 ore e 17 minuti. Per questa ragione, forse, il ragazzo di Gijon potrebbe aver bisogno di tempo – magari 20-30 minuti – per iniziare a giocare al meglio. In questi giorni, Nadal ha mostrato un tennis molto aggressivo e scevro di errori. Oltre ad aver ritrovato il dritto ad altissimi livelli, il numero 4 del mondo sta ottenendo moltissimo dal proprio servizio – interessante e particolarmente efficace la soluzione esterna da destra. A dimostrazione di questo, tenendo in considerazione soltanto i match sul rosso degli ultimi 12 mesi, Nadal è terzo per serve rating (solo Isner e Karlovic fanno meglio), mettendo in campo il 69,1% di prime e traendone il 73% di punti, peraltro mantenendo un ottimo 59,8% con la seconda.
Come al solito, Rafa cercherà di macinare gioco con il dritto, con cui finora è stato estremamente efficace. In queste settimane, Rafa ha mostrato un rendimento alto anche dalla parte del rovescio, con il quale trova splendidi lungolinea e angoli notevolissimi.
Per evitare questo, Carreno dovrà prendersi molti rischi fin dalla risposta, trovando angoli particolarmente acuti e prendendo subito l’iniziativa.
Al servizio il numero 21 del ranking mondiale dovrà cercare di aprirsi subito il campo – Nadal patisce soprattutto la soluzione slice da destra – tentando di accelerare entro i primi 4-5 colpi dello scambio, talvolta sorprendendo il suo avversario con un cambio in lungolinea di rovescio. Quando non ne avrà l’occasione, dovrà cercare di invertire l’inerzia del palleggio. In tal senso, uno dei colpi chiave sarà il rovescio in diagonale, con il quale dovrà acquisire un vantaggio, per poi magari giocare un dritto dal centro-sinistra che gli dia il punto o che gli consenta quantomeno di guadagnare campo.
Il cielo coperto e il campo pesante dovrebbero rendere il top spin di Nadal meno efficace del solito: proprio queste due componenti potrebbero rendere meno difficile a Carreno eseguire il suo piano partita, nonostante Rafa parta ampiamente favorito.