Accadde Oggi: nel 1909 nasce Fred Perry

Il 18 maggio 1909 nasce a Stockport (Inghilterra) Fred Perry, grande campione degli anni Trenta e figura importantissima per la storia del tennis.

Vincitore di otto tornei del Grande Slam, tra cui tre Wimbledon, Fred fu il primo tennista europeo di alto livello a non provenire da una famiglia agiata: suo padre, infatti, era un artigiano che finì per rappresentare i laburisti in Parlamento. Perry iniziò a giocare a tennis per caso: all’età di 14 anni, aveva chiesto al padre di chi fossero le lucenti auto allineate lungo la siepe del Devonshire Park, a Eastbourne. Quando questi gli rispose: “dei tennisti“, Fred comprese che quello sarebbe stato lo strumento per impossessarsi di quelle automobili e da lì non si fermo più.

Ciò nonostante, prima di vincere tutti i tornei importanti di questo sport, Perry era già stato un pioniere del tennis tavolo, vincendo a 18 anni i mondiali di Budapest. Il suo modo di portare i colpi fu molto influenzato proprio da questo sport; in particolare, colpiva il dritto con un mezzo giro del polso e dell’avambraccio. Come riporta Gianni Clerici in 500 anni di tennis, a causa di questo movimento, spesso colpiva palle che volavano ben oltre le righe, fin sopra il tetto della club house. Tuttavia, con il tempo migliorò notevolmente, dimostrando di possedere grande dinamismo e lucidità, oltre a un’estroversione che gli consentiva di scherzare anche nei momenti clou delle partite più importanti.

Amico di René Lacoste, negli anni Trenta creò la linea di abbigliamento che porta il suo nome e che negli anni Sessanta divenne estremamente popolare tra i ragazzi britannici. Di lui si racconta spesso di come sembrasse molto più americano che inglese, nonostante si sforzasse di fare il contrario, peraltro andando spesso in giro con una pipa tra i denti. Al di là di questo, però, come disse Lance Tingay: “Fece per il tennis britannico quanto Nelson per la Marina“, contribuendo all’aumento della sua popolarità, nonostante il suo passaggio al professionismo non fu accolto bene dai dirigenti dell’epoca.

Morì a Melbourne il 2 febbraio 1995, lasciando un’impronta indelebile anche – ma non soltanto – nel mondo della racchetta.


Articolo pubblicato nel 2017 e riadattato per la pubblicazione odierna