Europei Femminili Under 18: Italia-Serbia 3-2, in campo per l’oro con la Russia
Arnhem. Al termine di una rocambolesca partita l’Italia batte al tie-break 3-2 (25-11, 23-25, 23-25, 25-16, 15-9) la Serbia e conquista così la sesta finale della sua storia nella categoria. Quella di oggi è stata una bella partita, disputata a viso aperto da entrambe le squadre che hanno lottato con tenacia alternandosi al comando. Emozioni e capovolgimenti di fronti non sono mancati, ma il gruppo azzurro, che ad un certo punto ha dovuto rinunciare a Kone già a mezzo servizio a causa di un’influenza gastrointestinale patita in nottata, nel complesso ha meritato l’acceso alla gara che vale la medaglia d’oro (domani alle ore 16.30 contro la vincente dei Russia-Bielorussia in questo momento in campo).
Dopo aver vinto nettamente il primo set, l’Italia si è smarrita con il passare dei minuti fino a sembrare scivolare in un oblio a dir la verità imprevisto per come era arrivata a questa semifinale, ma le reazione è stata notevole e alla fine è riuscita ad imporsi non senza paure.
Cristofani in partenza aveva dato fiducia alla consueta formazione: la diagonale Morello-Enweonwu, Lubian e Kone (come detto poi uscita) centrali, Pietrini e Tanase martelli e Tonello libero.
La partenza delle azzurre è stata lanciata, la gara è stata interpretata nel modo giusto e questo ha consentito loro di prendere subito il comando del gioco, fattore che ha poi permesso di condurre dall’inizio alla fine tranne un lievissimo calo nelle fasi conclusive che comunque non ha condizionato il risultato del parziale chiuso sul 25-11.
Più equilibrato il secondo set con le due squadre spesso a contatto (13-13, 19-19), ma con Morello e compagne costrette per lo più ad inseguire (18-16 e 22-19 Serbia). Nelle fasi conclusive la formazione tricolore si è rifatta sotto annullando una prima palla set alle avversarie, ma ha poi finito per cedere 25-23, manifestando qualche incertezza di troppo e non mostrando la stessa fluidità di gioco della prima frazione.
Nel terzo set le serbe hanno dato la sensazione di aver trovato definitivamente le contromisure alla nazionale italiana che è sembrata, invece, andare in crisi, non riuscendo più ad esprimersi sugli stessi livelli di inizio gara. Il risultato è stata una partita in cui i valori di partenza sono stati completamente rovesciati. Cristofani ha chiamato dalla panchina diversi elementi ma niente è cambiato con le azzurrine che si sono innervosite perdendo progressivamente terreno (19-14, 22-16 Serbia). Un lungo turno al servizio di Scola che ha messo in difficoltà la ricezione serba ha consentito a lei e le sue compagne di recuperare terreno fino al 22-20. Nelle concitate fasi finali, però, dopo aver eliminato due palle set, l’Italia ha ceduto comunque 25-23 con la situazione generale che è stata così ribaltata.
Quarta frazione ancora con le azzurre in difficoltà e definitivamente senza Kone. Proprio nel momento di massima difficoltà l’Italia è sembrata poter reagire (19-12). Con il passare dei minuti la formazione tricolore ha ripreso coraggio e migliorando notevolmente la sua prestazione a muro (in evidenza Fahr) si è portata fino sul 23-15, margine di vantaggio sufficiente per chiudere sul 25-16 e portare la gara al tie-break.
L’ultimo e decisivo parziale è stato combattuto ed equilibrato, ma Morello e compagne, rigenerate dalla vittoria del set precedente, hanno continuato a giocare con rinnovato vigore fino a imporsi sul 15-9.
CRISTOFANI: “E’ stata una gara molto difficile, la Serbia dopo aver perso il primo set ha cambiato molto ed era riuscita a ribaltare la situazione. Voglio fare i complimenti alle mie ragazze che sono riuscite a cambiare marcia in un momento durissimo, credo il momento più difficile mai affrontato in questo Europeo. Siamo molto felici per aver ottenuto questa finale”.
MORELLO: “Oggi ce l’abbiamo messa davvero tutta, sono molto fiera di noi, non so sinceramente cosa sia successo dopo quel primo set vinto molto bene. Tutte comunque abbiamo dato il nostro contributo e anche domani proveremo ad imporci con tutte le nostre forze”.
FAHR: “Loro si sono dimostrate delle avversarie molto dure. Sono felice per aver contribuito al nostro successo. È stata una partita davvero molto bella e complicata, ma l’unica cosa che conta è essere riuscite ad imporci per avere la possibilità di giocare la gara più importante del torneo domani”.
ITALIA-SERBIA 3-2 (25-11, 23-25, 23-25, 25-16, 15-9)
ITALIA: Enweonwu 25, Lubian 7, Pietrini 15, Tanase 11, Kone 4, Morello 1, Tonello (L). Scognamillo (L), Fahr 10, Populini 2, Scola 5, Battista. All: Cristofani
SERBIA: Caric 16, Rodic 6, Lekic 8, Perovic, Glusac 15, Mirosavljevic 12, Kocic (L), Dokic, Batinic 1, Jonjev 2, Milunovic 2. Ne: Gajevic All: Cakovic
Arbitri: Ivkovic (CRO), Akhundov (AZE)
Spettatori: 100 Durata set: 24’, 28’, 30’, 26’, 16’
Italia: a 11 bs 10 mv 20 et 24
Serbia a 7 bs 9 mv 11 et 31
Arnhem. Sarà la Russia l’avversaria dell’Italia nella finale in programma domaniAggiungi un nuovo appuntamento per domani alle ore 16.30. Nella seconda semifinale infatti la formazione allenata da Alexander Karikov ha battuto nettamente la Bielorussia per 3-0 (25-22, 25-18, 25-15).
La nazionale italiana ha già affrontato la Russia nella gara d’esordio di questa rassegna continentale (3-0, 25-22, 25-21, 25-19 il risultato finale), ma quella di una settimana fa era una squadra molto diversa rispetto a quella che stasera ha superato agilmente la Bielorussia.
Per l’Italia si tratterà della sesta finale dopo quelle del 1995, 2001, 2003, 2011 e 2013.
L’unico precedente tra Italia e Russia in finale è datato 1995.
LE MEDAGLIE VINTE DALL’ITALIA
1995 oro; 2001 oro; 2003 argento; 2005 bronzo; 2007 bronzo; 2009 bronzo; 2011 argento; 2013 argento.
PROGRAMMA GARE
8 aprile
Spareggio 5-8 posto Germania-Polonia 3-1
Semifinale Italia-Serbia 3-2 (25-11, 23-25, 23-25, 25-16, 15-9)
Spareggio 5-8 posto Olanda-Slovenia 1-3
Ore 18.15 Bielorussia- Russia 0-3 (22-25, 18-25, 15-25)
9 aprile
Ore 12 7-8 posto Polonia-Olanda
Ore 14: 3-4 posto: Serbia-Bielorussia
Ore 14.30 5-6 posto: Germania-Slovenia
Ore 16.30: 1-2 posto: Italia-Russia
Fipav